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Linea D’ombra Festival: La “Crisi” per la XXV edizione è rilancio e raddoppio

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Linea D’ombra Festival: La “Crisi” per la XXV edizione è rilancio e raddoppio

La “Crisi” per la venticinquesima edizione di Linea D’ombra Festival è rilancio e raddoppio. Cinque le sezioni in concorso dal 23 al 31 ottobre 2020

 

 

Dal 23 al 31 ottobre 2020 a Salerno torna Linea d’Ombra Festival e il contatore dell’edizione si ferma sul numero 25. Dopo cinque lustri di proiezioni, incontri e confronti all’insegna della ricerca e della sperimentazione, quest’anno lo sguardo è puntato al virtuale “senza perdere la tenera presenza dei corpi desideranti” come ribadito dalla direzione artistica firmata da Peppe D’Antonio, Luigi Marmo e Boris Sollazzo. Il tema che farà anche da traccia è “Crisi”, una scelta che ha origine ancor prima della pandemia e che si fonda sull’etimo della parola. “Crisi significa separazione, scelta giudizio, ma il termine può essere inteso anche come un “accadere rivelatore”, un’apertura, un varco verso qualcosa di cui ancora ignoriamo i contorni. Di fronte a questo spazio insondato si rende necessario operare delle scelte – rimarcano i direttori –  Da molti anni i festival più avvertiti e in sintonia col proprio tempo si stavano interrogando sulla propria natura nell’epoca del cinema espanso, ora è tempo di provare a cercare altre vie per vivere le immagini che modellano il nostro più intimo sentire”.

Quest’anno il festival è stato pensato come un laboratorio di (ri)costruzione di un altro modello culturale, di cultura partecipata. Linea d’Ombra è da sempre il luogo delle sperimentazioni e dei tentativi. “La formula che nelle prossime settimane racconteremo sarà ibrida, in un momento in cui non si fanno festival, noi proveremo a farne due. Anzi, di più: il format festival diventerà non solo recettore d’opere, ma anche elemento attivo di costruzione di narrazione. Le crisi si superano rilanciando, unendosi e diventando comunità, rompendo schemi. Ci proveremo, come abbiamo sempre fatto”, spiegano D’Antonio, Sollazzo e Marmo.

 

Cinque sono i concorsi già lanciati sulla piattaforma FilmFreeway. Il comitato di preselezione con Franco Cappuccio, Aldo Galelli e la direzione artistica sono già al lavoro per la visione delle prime opere iscritte.

I CONCORSI. Si potrà concorrere alla sezione “Passaggi d’Europa” con lungometraggi, senza alcuna limitazione di genere o di stile, prodotti in Europa tra il 2019 e il 2020. Al miglior film della sezione andrà il Premio Linea d’Ombra Passaggi d’Europa 2020. Per “LineaDoc” si prevedono documentari, tra corti e lungometraggi, prodotti in tutto il mondo tra il 2019 e il 2020. Al miglior film della sezione andrà il Premio Linea d’Ombra LineaDoc 2020.

 

 

“CortoEuropa”, “VedoAnimato” e “VedoVerticale” sono le tre sezioni riservate esclusivamente ai cortometraggi. CortoEuropa presenta opere prodotte in Europa tra il 2019 e il 2020 di durata non superiore ai venti minuti. Al miglior film della sezione andrà il Premio Linea d’Ombra CortoEuropa 2020. Cortometraggi d’animazione, prodotti in Europa tra il 2019 e il 2020 di durata non superiore ai 20 minuti, concorreranno al Premio Linea d’Ombra VedoAnimato 2020.

Dopo un anno d’interruzione a Linea d’Ombra Festival torna la sezione VedoVerticale dedicata alle piccole opere girate con i cellulari nel formato di ripresa verticale. I lavori in concorso saranno quelli prodotti in tutto il mondo tra il 2019 e il 2020. Tutti i film saranno presentati in formato originale e con sottotitoli in italiano. Nella selezione saranno privilegiate le opere inedite per l’Italia.