Home ZON News “L’esercizio dello Stato”: un affare non indifferente per il ministro francese di Schöller

“L’esercizio dello Stato”: un affare non indifferente per il ministro francese di Schöller

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All’una e mezza di notte, una telefonata interrompe i sogni del Ministro dei Trasporti francese, Bertrand Saint-Jean (Olivier Gourmet); un pullman pieno di ragazzi e bambini è caduto in un dirupo delle Ardenne, 13 decessi.

Inizia così “Il Ministro – L’esercizio dello Stato” (regia di Pierre Schöller), con un sogno interrotto nel quale una donna nuda, all’interno di una sala imbandita per un discorso, cade nelle fauci di un coccodrillo. Probabile una simbologia allegorico-grottesca, che prova a descrivere il potere.

Un inizio destabilizzante, che apre le porte ad un film dal ritmo lento. E’ la storia di un uomo che ha sacrificato e sacrifica gli affetti, i suoi interessi, la sua vita per dedicarsi esclusivamente all’esercizio delle proprie mansioni statali e che, come un equilibrista, cerca di mantenersi saldo tra i volti della corruzione, della falsità e dell’arrivismo, sopportando il problema di essere sempre un passo avanti agli altri e di fare buon viso a cattivo gioco.

Il nostro Bertrand Saint-Jean ci appare come il simbolo dell’attuale figura politica europea. Cerca di mostrasi diverso agli occhi degli altri, di diventare qualcuno, di essere riconosciuto con un preciso nome e stile politico, vuole essere: ” il ministro che non privatizza le stazioni ” (un cavillo politico molto importante nel film). Nonostante i suoi sforzi, non si dimostrerà altro che un burattino del potere; un uomo che vive la sua vita al ritmo incalzante delle tragedie, dei documenti e dei discorsi da esprimere a memoria in televisione, delle cene con i familiari annullate e dei 400 contatti tra cui non figura neanche un amico.

Il film, nonostante un richiamo alla precarietà e il velo di realismo che porta dietro di sé, non riesce a creare empatia nello spettatore, o a disarmarlo, o a lasciarlo di fronte lo schermo senza l’accenno di uno sbadiglio. Sicuramente, Schöller potrà essere apprezzato per le decisioni sul montaggio e i movimenti di camera già usati nel film “Il divo” da Paolo Sorrentino (collega dal quale, probabilmente, ha tratto ispirazione).

Tra gli attori più importanti, figurano il premio come “Miglior attore non protagonista”  Michel Blanc e Zabou Breitman, nel ruolo di segretaria del ministro dei trasporti.