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Lento calo dei contagi: si teme per la terza ondata

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Lento calo dei contagi: si teme per la terza ondata
Immagine da Pixabay

Continua la diminuzione dei contagi grazie alle misure di contenimento ma probabilmente non basterà per evitare una terza ondata nei prossimi mesi

I contagi diminuiscono ma molto lentamente. Nell’ultima settimana c’è stata infatti una flessione di infezioni del 18,5 per cento rispetto a quella precedente. Il trend che continua ad alleggerire la pressione sugli ospedali non ferma l’ancora forte circolazione dei virus nel paese. E’ quindi già da adesso allarme per la terza ondata – come titola “Il Mattino” – in vista del mese di gennaio.

I timori e gli scenari possibili

Il rischio è quello di arrivare alla terza ondata con ancora troppo virus in circolazione, molti posti ancora occupati negli ospedali e con ancora il sistema di tracciamento in tilt. Dopo l’estate con la riapertura delle scuole e un ritorno quasi totale al livello standard di mobilità, il virus ha iniziato a diffondersi partendo da un livello di contagio molto più basso di quello attuale. Il timore per il mese di gennaio è che con le nuove riaperture il virus possa proliferare partendo da una base di contagio molto più ampia di quella settembrina.

Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità ha dichiarato che “il numero di 20mila casial giorno è ancora troppo alto”. A restare elevato è anche il rapporto tra positivi e tamponi effettuati, che negli ultimi giorni ha oscillato tra il 10 e l’11 per cento. In queste condizioni, ha avvertito il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, “nel momento in cui si allentano le misure l’onda dei contagi riparte“.