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Legambiente corregge De Luca

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Legambiente corregge De Luca

Da Legambiente arriva il commento alle dichiarazioni rese oggi dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ai microfoni di Radio24, sul tema della sanatoria degli abusi edilizi

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Legambiente è intervenuta in relazione alle dichiarazioni rese oggi ai microfoni di Radio 24 da Vincenzo De Luca. La questione degli abusi edilizi e della sanatoria a carico è annosa e gravosa, spesso dibattuta, ma è sembrato, dalle affermazioni rilasciate, che il Presidente della regione Campania pensi di poterla minimizzare o di avere una scontata chiave di volta.

Eppure in Campania l’abusivismo è ancora imperante: a livello nazionale, si conferma la regione più sfregiata dal mattone selvaggio con 835 infrazioni, il 14,5% sul totale, con 1.020 persone denunciate, tre arresti e 260 sequestri. Una manna per i clan e per i colletti bianchi del mattone.

Licenze edilizie fantasma, ordinanze di demolizione nascoste nei cassetti, appalti truccati, sono la dimostrazione che l’intreccio tra camorra e politica risulta ancora “un impasto di cemento”, come appunto evidenziano i dati dell’ultimo rapporto Ecomafia di Legambiente.

Così Anna Savarese, vicepresidente di Legambiente, ha commentato indignata le dichiarazioni del Governatore della Campania sul tema della sanatoria degli abusi edilizi.

Legambiente Campania

“Non esiste l’abusivismo che non danneggia nessuno. Le parole del presidente De Luca rischiano di diventare un boomerang e un implicito avallo agli speculatori che sperano da sempre in una nuova sanatoria, con betoniere del cemento illegale che di certo non si sono fermate neanche quest’estate” – ha tuonato Anna Savarese.

“La Regione dimostri quindi che è seriamente intenzionata a risolvere finalmente il problema dell’abusivismo edilizio: si abbattano subito i manufatti nelle aree vincolate, che rappresentano la gran parte degli abusi in Campania. Dopodiché si può precedere con serietà e d’intesa con le amministrazioni comunali per le aree da recuperare secondo quanto già prevede la legge” – ha giustamente aggiunto la vicepresidente di Legambiente.

Infine Anna Savarese ha provveduto a consolidare la “morale” di Legambiente con un’accurata disamina sul contesto legislativo di riferimento:Siamo sicuramente favorevoli a mettere mano al problema dell’abusivismo edilizio con l’unico obiettivo che si eviti di perpetuarlo così come è stato fatto in questi decenni con la complicità della classe politica.  Non siamo però d’accordo sulle modalità suggerite dal presidente De Luca, e pur apprezzando l’atteggiamento di tutela rispetto ai vincoli di salvaguardia presenti, vogliamo ricordare al Governatore, che già il primo condono dava la possibilità del recupero urbanistico degli insediamenti abusivi, entro un quadro di convenienza economica e sociale e tenendo conto della realizzazione di una adeguata urbanizzazione primaria e secondaria. Non solo è quindi necessario rispettare gli interessi di carattere storico, artistico, archeologico, paesistico, ambientale, idrogeologico ma anche realizzare un razionale inserimento territoriale ed urbano dell’insediamento. Se tutto questo, coinvolgendo i comuni interessati, è possibile da realizzare saremo i pronti a schierarci a favore di quest’azione, ma se il rischio sanatoria tout cour perdura, dando di fatto un implicito assenso agli abusivi di proseguire nella devastazione del territorio, la nostra battaglia sarà ferma e decisa”.

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Classe 1986, specializzata con lode in Storia dell'Arte Contemporanea [cattedra di Carla Subrizi, La Sapienza] con la tesi “Trouble Every Day: Tous Cannibales, la voracità da tabù ad arte, dall’arte alla società”. Da sempre interessata all’arte come alla scrittura, e alla comunicazione in genere, scrive di cultura, politica e attualità. Storica dell’Arte, esperta SEO e freelancer per vocazione, attualmente collabora anche con Artribune e Tiragraffi Magazine. Da marzo 2013 cura un personale blog sull’arte: ArtFriche Zone. “Soltanto quando il senso di associazione nella società non è più abbastanza forte da dare vita a concrete realtà, la stampa è in grado di creare quell’astrazione, il pubblico” (Dwight MacDonald).