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Lazio prima finalista per lo scudetto

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Lazio prima finalista per lo scudetto

Per il secondo anno consecutivo la Lazio arriva alla finale scudetto e aspetta la vincente tra Milan ed Atalanta che si affronteranno a Gubbio questa sera 06/06/13 alle ore 21:00. Ieri sera gli aquilotti di Mister Bollini si sono sbarazzati della rivelazione Chievo Verona per 3 a 1. Il Chievo pur disputando una buona gara in alcuni frangenti non ha avuto la concentrazione giusta e la straripante supremazia del centrocampo Laziale con un sontuoso Keita e l’ottimo Falasco, hanno legittimato la conquista della finale.

Il calciatore Falasca

Antic al 16°, Vilkaitis al 68° e Cataldi al 91°, le tre marcature Laziali. Il goal della bandiera per il Chievo ad opera di Marchionni solo nei minuti finali di recupero e su calcio di rigore.

Orgoglioso e soddisfatto dei suoi ragazzi Mister Bollini che a fine gara ha voluto sottolineare la continuità e la maturità acquisita da un gruppo che ciò nonostante ha dalla sua,  anche la giovane età. “ Arrivare per due anni consecutivi alla finale non è un caso. Sono fiero di questi ragazzi e sono convinto che stiamo costruendo qualcosa di importante”.

Bollini Lazio

Questa la Lazio arrivata alla finale scudetto 2012/13:

Strakosta, Pollace, Vilkaitis, Serpieri, Filippini, Antic, Falasco, Greco, Castaldi, Keita e Tounkara. In panchina con Mister Alberto Bollini: Scarfagna, Andreoli, Bilali, De Francesco, Fiore, Ilari, Luque, Pace, Paterni, Silvani, Tira e Vivacqua.

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Pasquale D’Aniello, giornalista, nato a Sant’Antonio Abate in provincia di Napoli. Da sempre appassionato di calcio con alcune esperienze dilettantistiche sul campo e sulla panchina. Autore nel 2012 del Libro: "Scugnizzeria agli Albori di un Successo"​ e premiato a Gallipoli nel 2015 (Torneo Internazionale che assegna il Trofeo Caroli Hotels), quale miglior giornalista del calcio giovanile. L'approccio con il calcio giovanile dilettantistico e professionistico da qualche decennio, ha fatto maturare in me nuove convinzioni ed intravedere nuovi orizzonti. "​ Il calcio è educazione, è economia, è uno dei modi di essere società"​. Tutto questo mi ha portato ad essere un "Cronista del calcio giovanile Campano"​, con il fine ultimo di far comprendere che questo Sport deve essere una sana sfida per misurare l'estro calcistico e nulla ha, che possa riguardare il fanatismo e qualsiasi altra devianza che provoca rancore anche a pochi metri di distanza tra i vari campi di calcio. La fortuna poi, di incontrare tantissimi professionisti legati a questo mondo, ha fatto il resto...