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La stagione Out of Bounds chiude con Duras

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La stagione Out of Bounds chiude con Duras

La stagione Out of Bounds, che ha presentato nella città di Salerno un teatro “fuori confine” dedicato alla drammaturgia contemporanea, si chiude con una produzione dell’ Officina Teatrale L.A.A.V. Sarà infatti rappresentato Suzanna Andler di Marguerite Duras per la regia di Licia Amarante con Antonella Valitutti, Pietro Juliano, Sara Amato e Raul Apicella e con le voci di Roberto Lombardi e Francesca Crocco. “La scelta di lavorare su Suzanna Andler di Marguerite Duras – dichiara la regista Licia Amarante – è inerente ad un mio personale percorso di ricerca sull’analisi dei rapporti tra le persone ed in particolare sulle dinamiche di coppia. Da alcuni anni” continua “sto sperimentando nel mio lavoro teatrale il significato dello sgretolamento della coppia in senso tradizionale. Attraverso studi  che mi hanno portato alla messa in scena de L’Amante di Harold Pinter o di Attese I-II-III con testi di Romagnoli, Francese e Pascual, ho raggiunto la convinzione che il teatro debba essere uno specchio entro cui guardarsi e riflettere per capire”. Il L.A.A.V. è un progetto artistico nato nel 2009 da un’idea di Licia Amarante e Antonella Valitutti e mira a operare in particolar modo su un repertorio di teatro moderno e contemporaneo, promuovendo la diffusione di opere di nuovi talenti della drammaturgia contemporanea e si occupa di promozione e produzione di eventi culturali.

È un’ Officina perché è un progetto in divenire, dove tutti apportano le loro esperienze e le loro capacità. È Teatrale perché l’idea è quella di creare un polo in cui le arti teatrali possano svilupparsi, arricchendo le conoscenze specifiche ed incentivando il confronto tra specialisti dei diversi settori. a storia di Suzanna credo sia una storia molto attuale” precisa Amarante “non tanto nello svolgimento dei fatti stessi, ma per la deriva a cui sono costretti i personaggi. Una deriva acuita dalle menzogne della protagonista che, in questo modo, tende a riportare tutto in una agognata “normalità”, fatta di certezze e, perché no, di affetti.  Il mondo alto – borghese, di cui Suzanne fa parte, e che non le garantisce appagamento e serenità, appare squarciato nel confronto con una realtà “altra” mostrata dal suo amante, laddove le necessità della vita sono più urgenti. Non sarà possibile” conclude Amarante “ai due amanti se non essere naufraghi in un mare di confusione, ma abbracciati nella speranza di sopravvivere ad amori morti”. L’Officina si occupa, inoltre, di formazione teatrale con corsi di dizione, laboratori sul movimento (mimo, maschera, espressività corporea), storia del teatro e dei luoghi teatrali, recitazione, trucco, giocoleria, tenuti da insegnanti interni e da collaboratori esterni anche con stages periodici. Spettacoli in programma Venerdì 5 Aprile ore 21,00, Sabato 6 Aprile ore 21,00 e Domenica 7 Aprile ore 18,00