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“La Signora delle Mele”: un angelo portafortuna e un gangster dall’animo gentile

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“La Signora delle Mele”: un angelo portafortuna e un gangster dall’animo gentile

Una favola dal sapore dolceamaro tipico dei giorni nostri, intitolata “La Signora delle Mele”, approderà al teatro Sant’Alfonso di Pagani l’1 dicembre, penultima tappa campana della tourneé.

Marisa Laurito e Giuseppe Zeno sono i protagonisti di questa commedia, liberamente tratta dalla novella “Madame la Gimp” di Damon Runyon. L’opera è accompagnata dalle musiche jazz di Nicola Piovani e Vincenzo Cerami e dalla scenografia realistica e a tratti onirica di Bruno Garofalo, che firma anche la regia. Un’evergreen che ispirò a Frank Capra il film “Angeli con la pistola”.

Una storia che odora di whisky e gin illegali dell’America degli ultimi anni del proibizionismo, poco prima che il “New Deal” di Roosevelt rilanciasse l’economia del Paese segnato dalla “grande depressione” del ’29. Lo stesso “profumo” di proibito che oggi si annusa nelle piazze di spaccio della droga. E lo stesso momento di crisi che sembra non finire mai.

Regina (Marisa Laurito) è una vagabonda con il vizio dell’alcol che vive di piccoli espedienti, sempre accompagnata dal suo cesto di mele “magiche”. Ma non è sempre stato così: un tempo la donna, prima di perdere tutto in un incendio, gestiva insieme a suo marito un locale in cui cantava insieme alle voci nere del jazz. In un periodo in cui solo ai bianchi era permesso esibirsi alla luce del sole.

Emozionante il duetto dell’attrice napoletana con Charlie Cannon, componente dell’ultima formazione della storica band, “The Platters”. 

Giuseppe Zeno, noto per aver recitato in molte fiction italiane di successo come “Il clan dei camorristi” e “L’onore e il rispetto”, interpreta Dave lo sciccoso, un gangster dal cuore buono, convinto che le mele di Regina siano dei portafortuna. Grazie alla farsa messa in scena dall’ “angelo con la pistola”, la clochard infatti diventerà una gran signora, per sua figlia Bessie di ritorno dall’Italia.

Il ritmo della commedia è incalzante e mai noioso, merito anche delle immagini videografiche di Claudio Garofalo. I numerosissimi attori cantano e ballano al momento opportuno senza appesantire lo svolgersi della trama ma anzi rendendolo ancora più fruibile.

Spiccano tra gli attori: Giuseppe De Rosa, Mimmo Esposito (perfetto nei panni di “Marsala”, è senza dubbio la macchietta della compagnia), Mario Santella, Antonio Ferrante, il soprano Madelin Alonso (da brividi il suo acuto), Giovanna Nicodemo e il camaleontico Gabriele Saurio, che veste i panni di ben quattro personaggi, passando dal pericoloso gangster inviato dal boss “Cervello” all’elegante e attempato Conte Salviani. Caratterizzando ogni parte che interpreta con le giuste sfaccettature, il giovane attore napoletano è l’esempio di come un bravo attore debba saper calarsi in qualsiasi ruolo.

 L’intervista.

“Marisa Laurito, da signora della Tv a ‘Signora delle Mele'”

Attrice, presentatrice, showgirl e cantante napoletana, Marisa Laurito non ha mai abbandonato il suo primo amore, il palcoscenico. E’ infatti la protagonista de “La Signora delle Mele”, che andrà in scena il prossimo 1 dicembre al teatro Sant’Alfonso di Pagani. La prima di questa commedia è stata rappresentata all”Augusteo” di Napoli nell’aprile scorso e ha aperto la stagione del “Cilea” sempre nel capoluogo campano.

“La Signora delle Mele” è un testo che, se pur ambientato nel 1933, è molto attuale…

“Sì molto. Dopo la crisi del 1929 i malviventi diventarono politici. Il contrabbando dell’alcol fu sostituito dallo spaccio di droga e dal mercanteggio di armi. La situazione odierna non è delle migliori. E come all’epoca erano discriminati i neri, ora l’intolleranza è verso gli omosessuali e gli immigrati”.

Facciamo un “ritorno al passato”: lei ha esordito nelle commedie di Eduardo De Filippo, il suo più bel ricordo con il Maestro?

“Eduardo mi ha regalato la professionalità. Cominciare con lui è stato come iniziare con il piede giusto. Mi ha trasmesso un’enorme passione per questo mestiere. Mi ha insegnato a lavorare con disciplina”.

E’ vero che era un duro insegnante?

” Era un professionista. Tutti i professionisti sono duri. In questo mestiere ci vuole disciplina come in tutti i lavori. Bisogna prepararsi, lavorare e sperare di farcela”.

Tornando alla “Signora delle Mele”: com’è lavorare accanto a Giuseppe Zeno, considerato uno dei sex symbol della televisione italiana…

“A me veramente non fa tanta impressione”…

Intendevo dal punto di vista professionale

“E’ molto bravo e lo diventerà sempre di più perché è uno che ama migliorare. Diventerà un bel personaggio”.

Recitando la parte di Regina ha immaginato come sarebbe adesso perdere tutto e ripartire da zero così come accade alla protagonista della commedia?

“Spesso ho ricominciato da zero. Nella vita capita frequentemente. Siamo qui per imparare. Non bisogna mai arrendersi ai momenti di tristezza e sconforto. Si deve essere pronti, appunto, a ricominciare da zero”.

Quindi il personaggio di Regina anche in questo caso è attuale: non è solo una favola rappresentata a teatro?

“Il personaggio di Regina è attualissimo anche perché parla di un sentimento universale come la maternità. E’ una donna che lotta per dare alla figlia una vita più agevole”.

 

Articolo e intervista  a cura di Federica Massari.

Foto di Federica Massari.

Foto di Marisa Laurito a cura di  Marinetta Saglio.