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La Juve Stabia blocca la Roma

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La Juve Stabia blocca la Roma

Campo sportivo “Cerulli” di Massa Lubrense (Na) Campionato primavera girone “C”

22 febbraio 2014  Juve Stabia  1   –   Roma  1

JUVE STABIA: Capuano, La Mura, Guarino, Carillo, Baleotto, D’Ancora, Guastamacchia, Cardore (55° Carrotta), Calamaio (49° Gisonni), Elefante (C), Marciano (78° Cammarota).In panchina con mister Mario Turi: Mennella, Piacente, Sacco, Cozzolino.

Panchina giallorossa
Panchina giallorossa Roma primavera

ROMA: Proietti Gaffi,  Balasa, Boldor, Somma, Marin, Pellegrini (80° Musto), Adamo, Tibolla, Njiki Tchoutou (64° Verde), Berisha, Ferri . In panchina con mister De Rossi: Zonfrilli, Calabresi, Capradossi, Masciangelo, Montefalcone, Sammartino, Muzzi.

Sig. Lorenzo Bertani di Pisa
Sig. Lorenzo Bertani di Pisa

Arbitro: Sig. Lorenzo Bertani di Pisa, coadiuvato da Orlando Pagnotta di Nocera Inferiore e Raffaele Vitiello della sezione di Torre del Greco.

Ammoniti: Berisha della Roma; La Mura, Guarino e Gisonni della  Juve Stabia.

Marcatori: al 30° Boldor (R); al 33° Elefante (J.S.).

Per la quarta giornata del Campionato primavera girone “C”, presso il Cerulli di Massa Lubrense, si sono affrontate la Juve Stabia e la Roma. Ritmo non tanto elevato nel primo tempo, dove la Juve Stabia ha cercato soprattutto di non incassare reti con una squadra cortissima e sempre alla ricerca delle ripartenze. La Roma padrona del gioco non ha saputo sfruttare al meglio le sbavature create dalla Juve Stabia e addirittura è stata sprecona al 28° .

Il rigore mandato alto da Adamo
Il rigore mandato alto da Adamo

Nella circostanza, Adamo sbaglia un calcio di rigore concesso dal Sig. Bertani per un plateale aterramento in area ai danni dello stesso Adamo. Gli errori non mancano anche tra le fila dei padroni di casa.

Il vantaggio della Roma
Il vantaggio della Roma

Al 30° infatti su una maldestra uscita del portiere Capuano, su angolo battuto dalla sua sinistra, spunta Boldor che di testa dà il vantaggio alla Roma. Due minuti e arriva il pari della Juve Stabia, ottenuto con una bella punizione calciata dal capitano Elefante, che così corona la sua buona prestazione.

Turi si congratula con Elefante
Turi si congratula con Elefante

Altra musica nella ripresa. Mister De Rossi chiede ai suoi di alzare il ritmo della gara e le occasioni per la Roma capitano a ripetizione, ma il goal non arriva per l’imprecisione degli attaccanti e, quando questi sono precisi, è bravo il portiere Capuano che così riscatta qualche indecisione precedente. Da segnalare al 70° uno stupendo tiro effettuato da centrocampo da Boldor che per potenza e bellezza di esecuzione avrebbe meritato il premio della rete, ma la sfera passa di pochissimo alta sulla traversa.

Cammarota per Marciano
Cammarota per Marciano

A dieci minuti dal termine la pressione della Roma schiaccia la Juve Stabia nella sua area e mister Turi, consapevole della pericolosità, inserisce Cammarota al centro della difesa facendo salire Guastamacchia sulla linea di centrocampo a spegnere un po’ la forza propulsiva dei Capitolini.

Guastamacchia della Juve Stabia
Guastamacchia della Juve Stabia

Questo nuovo assetto consente, nei quattro minuti di recupero, due pericolose ripartenze alla Juve Stabia. Entrambe le occasioni finalizzate su Elefante, in particolare la seconda fa esaltare le qualità del portiere Proietti Gaffi il quale, con un volo plastico, evita ai suoi una sconfitta che avrebbe avuto tutti i connotati di una beffa. Come poi confermato anche dal tecnico Mario Turi.

Finale Juve Stabia uno Roma uno.

Mister Mario Turi Juve Stabia
Mister Mario Turi Juve Stabia

P.D.: “Non si discute il valore tecnico della Roma, ma una sua mossa nel finale poteva ribaltare il pronostico che, sulla carta, era nettamente a favore dei Capitolini?”

M.Turi: “La prima cosa da tener presente è il valore degli avversari. La presunzione è un grosso errore che noi, addetti ai lavori, ai ragazzi non dobbiamo far fare. La mancanza poi, per noi molto penalizzante, del nostro terminale offensivo Gargiulo ci ha fatto assumere un atteggiamento ancora più attendista. Questo per cercare d’imbrigliare quanto più possibile le manovre e gli attacchi della Roma riuscendo a limitare la sua pericolosità solo su calci piazzati e nello specifico dai calci d’angolo. Nel finale abbiamo rischiato di fare il colpaccio che però sarebbe stato immeritato per quello che si è visto in campo. La Roma ha fatto molto più possesso palla e ha espresso una mole di gioco molto superiore alla nostra. Unica cosa che non mi è piaciuta e quella in riferimento al primo tempo, quando in alcune circostanze abbiamo gestito male la palla sia in fase di possesso che di non possesso. Questo purtroppo è lo scotto che paghiamo sempre quando andiamo ad affrontare squadre blasonate. Per cui dobbiamo farci carico di lavorare molto di più sulla testa dei ragazzi, per poter far sì che vadano ad affrontare questo tipo di gara con più tranquillità e sicurezza. Nell’immediato futuro, ci sarà proprio un ciclo terribile con la doppia trasferta prima a Firenze e poi a Catania”.

Questo invece le considerazioni fatte nel dopogara con mister De Rossi.

Mister Alberto De Rossi
Mister Alberto De Rossi

P.D.: “Mister ci può riferire in merito al primo tempo della Roma, che non ha sfruttato al meglio i pochi spazzi che pure ha presentato la Juve Stabia e in merito alla ripresa, dove la Roma, pur con qualche attaccante fresco, non è riuscita a portare a casa la vittoria. Anzi, nel finale ha rischiato su qualche ripartenza ben congegnata dai padroni di casa”.

A. De Rossi: “Mister Turi è un ragazzo che conosco e sto vedendo da parecchio. Un ragazzo molto intelligente e farà una carriera luminosissima, anche perché molto umile e sa far giocare bene le sue squadre. Quello che ha detto lei è giusto in riferimento al primo tempo. La Roma ha tenuto sempre le redini del gioco, purtroppo alla prima mezza occasione abbiamo preso goal e non siamo più riusciti a rifarlo. La squadra ha perso certezze e ci abbiamo messo del nostro. In definitiva abbiamo sempre noi fatto la gara ed è stata brava la Juve Stabia a mantenere il risultato. Per gli episodi di fine gara debbo ripetermi sulla bravura di Turi. Io ho dovuto per forza di cose squilibrare un tantino la squadra, per dare più peso all’attacco e si sa che nel calcio ci sono le ripartenze e loro nel finale le hanno eseguite al meglio. Ma la gara è stata sempre da noi condotta con tantissime occasioni create. Certo che questo stop per noi è pesante perché i punti si sommano agli altri di svantaggio che esistono con le prime; è una giornata negativa per noi”.

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Pasquale D’Aniello, giornalista, nato a Sant’Antonio Abate in provincia di Napoli. Da sempre appassionato di calcio con alcune esperienze dilettantistiche sul campo e sulla panchina. Autore nel 2012 del Libro: "Scugnizzeria agli Albori di un Successo"​ e premiato a Gallipoli nel 2015 (Torneo Internazionale che assegna il Trofeo Caroli Hotels), quale miglior giornalista del calcio giovanile. L'approccio con il calcio giovanile dilettantistico e professionistico da qualche decennio, ha fatto maturare in me nuove convinzioni ed intravedere nuovi orizzonti. "​ Il calcio è educazione, è economia, è uno dei modi di essere società"​. Tutto questo mi ha portato ad essere un "Cronista del calcio giovanile Campano"​, con il fine ultimo di far comprendere che questo Sport deve essere una sana sfida per misurare l'estro calcistico e nulla ha, che possa riguardare il fanatismo e qualsiasi altra devianza che provoca rancore anche a pochi metri di distanza tra i vari campi di calcio. La fortuna poi, di incontrare tantissimi professionisti legati a questo mondo, ha fatto il resto...