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La ballata del Capitalismo

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La ballata del Capitalismo

Varie declinazioni del Capitalismo

[ads2] a) (avvisaglie di) Capitalismo.

Piero e Giorgia, sposati poco più che maggiorenni, vanno a vivere in una casupola al limite dell’abitabilità.

Piero si arrangia raccattando ferro vecchio e vendendolo alle varie fonderie.

Giorgia si dà anima e corpo a quel figlio, Roberto, nato troppo presto per lasciarla veramente libera di scegliere.

Entrambi sognano un bagno finalmente all’interno della casa.

Novembre 1980: la terra trema. Bestemmia rovine, fagocita vite.

A Piero e Giorgia viene assegnato un container dove passeranno otto anni della loro vita.

Il bagno, sia pur piccolo, è all’interno delle pareti di lamiera.

Piero e Giorgia sognano una casa dalle pareti in muratura.

Nell’attesa, mettono al mondo un secondo figlio, Massimo.

Giugno 1988: finalmente, la casa popolare. Due bagni e un balconcino lilla.

Piero viene assunto da un lontano parente che ha una grande impresa edile.

capitalismob) Capitalismo.

Piero e Giorgia sognano almeno una casa, un’altra, dove poter sistemare uno dei due figli.

L’unico figlio del datore di lavoro di Piero muore in un incidente stradale. L’imprenditore decide, allora, di far entrare nella società, al posto dello sfortunato rampollo, proprio Piero.

Il primo figlio di Giorgia e Piero, Roberto, sogna il master in Inghilterra. Arriva la terza casa, per il secondo figlio.

Il secondo figlio, Massimo, sogna il pianoforte. Arriva il terreno, pronto a raccogliere le sicure passioni “senili” di Piero e Giorgia, ma anche quelle ancora acerbe di Roberto e Massimo.

Piero e Giorgia sognano un futuro di case, figli, nipoti, tutti disseminati lungo lo stesso fazzoletto di terreno.

c) Capitalismo?

Roberto vince un concorso a mille chilometri di distanza e, dopo una delusione d’amore, decide di prendere i voti.

Massimo s’innamora di Ugo e scappa lontano per vivere liberamente la sua passione. 

Piero e Giorgia, circondati da tre case, un terreno, non sognano più niente.

Roberto, dalla cella del monastero, sogna il master e Londra. Massimo, invece, di essere portato via dalla cassa armonica del pianoforte che non ha più la pazienza di imparare a suonare.