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A.M.A. promuove il Progetto EBASCO, una riflessione su multiculturalità e migrazioni

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A.M.A. promuove il Progetto EBASCO, una riflessione su multiculturalità e migrazioni

Ieri, alle ore 14.30, nell’Aula Santucci dell’ex Dipartimento di Sociologia, l’Associazione A.M.A.(Associazione Multiculturalità Attiva) in collaborazione con FILEF Campania, FILEF Nazionale e Università degli Studi di Salerno, ha presentato il Progetto EBASCO (finanziato dall’Unione Europea e dalla Regione Campania). L’incontro è stato un seminario dal titolo “Come promuovere un’idea di cittadinanza basata sul rispetto, sul dialogo e sullo scambio”.

EBASCO è un progetto innovativo, volto a contrastare la formazione di pregiudizi e stereotipi  attraverso laboratori ludico-esperienziali, rivolti a ragazze e ragazzi delle scuole primarie e delle scuole medie superiori. Il Progetto si articolerà in una serie di laboratori realizzati presso le scuole partner (Scuola Paritaria Jean Jacques Rousseau, Liceo Artistico Filiberto Menna e Liceo Statale Alfano I di Salerno) che forniranno agli studenti, inoltre, tecniche e metodologie improntate su reportage sociale, cartoons e installazioni artistiche. I 3 laboratori si svolgeranno da Aprile a Luglio e saranno affiancati da altri momenti di approfondimento, per poi culminare nell’EBASCO VILLAGE, l’evento finale che prevederà tanta musica, concorsi, presentazioni e mostre dedicate.

 

Nel corso del seminario di presentazione, per capire meglio come appare il mondo degli emigrati italiani visto “da vicino”, dopo la proiezione di apertura (contenente utili testimonianze di donne emigrate all’estero insieme alla famiglia e tornate in Italia soddisfatte), la docente Grazia Moffa con Francesco Calvanese  (FILEF Nazionale, Federazione Italiana dei Lavoratori Emigrati) e Massimo Angrisano (FILEF Campania) hanno accompagnato la lettura di testi di riferimento [tra i quali citiamo “L’era delle migrazioni” di Stephen Castles e Mark J. Miller e “L’altrove tra noi”, della Società Geografica Italiana] all’esposizione di dati e notizie inerenti il tema delle migrazioni.

 

“Innanzitutto” esordisce Calvanese, “non bisogna parlare tanto delle sole emigrazioni, bensì di migrazioni (usando un termine più generico) perché ogni Nazione possiede un flusso continuo sia di immigrati che di emigrati, per cui fossilizzarsi su un’unica questione è riduttivo”.

“Per documentare la consistenza dei flussi migratori – prosegue – un’ottima base di partenza ci è stata sempre fornita dalla CARITAS. Ultimamente, però, la CARITAS non riesce a fornire più dati attendibili, a causa dei continui tagli del Governo per la ricerca”. Quindi, “non è che oggi l’emigrazione non esista più, ma non viene posta la giusta attenzione sulla questione”: infatti, mentre negli anni ’50, in Italia, l’interesse per il costante flusso di emigrazioni era forte, in anni più recenti si era preferito porre l’accento sulle immigrazioni di stranieri, che alimentavano focolai di diffidenza e pregiudizi razziali.

“Da una decina d’anni” afferma Calvanese “si sta ricominciando a parlare di emigrazione: ma questa non consiste nella sola fuga di cervelli, come i media tendono a sottolineare, bensì in una migrazione di ogni genere di professione, mestiere e condizione sociale”.

Grazia Moffa sottolinea, invece, “che l’emigrazione non è un fenomeno prevalentemente maschile, ma anche in buona parte femminile, poiché molte donne emigrano a seguito dei mariti, senza svolgere in questo un ruolo passivo, bensì indirizzando le famiglie verso le località estere più idonee e dispensando consigli, conquistandosi così la propria emancipazione”. Nelle interviste proiettate all’interno dell’aula, infatti, è stato possibile notare come fossero proprio le donne a sottolineare il concetto e la necessità di una “casa”: la percezione di autonomia e stabilità è molto importante per una famiglia che vive all’estero.

Nei prossimi seminari organizzati dall’A.M.A., insieme ad ulteriori approfondimenti relativi a migrazioni, lavoro e società, sarà offerta la possibilità di interagire con domande preparate ad hoc dagli studenti (e inviate ai docenti tramite email) così da non proporre delle lezioni “statiche”, ma anzi arricchite con risposte concrete agli interrogativi degli studenti.

 

L’Associazione A.M.A. coglie l’occasione per ringraziare ulteriormente i partners che hanno creduto fortemente e sono stati coinvolti in tale progetto: Comune di Salerno – capofila ambito S8-, Associazione Culturale Cinema e Diritti, Associazione musiculturale Tuesday e Zerottonove.it.

 

Si invitano gli interessati a visitare le pagine del Progetto EBASCOpartecipazione attiva all’integrazione sociale– a cura di A.M.A.  presenti su:

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Perché la conoscenza si trasmette anche attraverso la multiculturalità.