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Juventus 1 – Napoli 1 prima finale in parità

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Juventus 1 – Napoli 1 prima finale in parità

Davanti  a circa 13.500 spettatori, in uno stadio da favola ed alla presenza di quasi tutti i componenti delle Società di Juve e Napoli i ragazzi di Mister Baroni e Mister Saurini iniziano il primo confronto per la conquista della Coppa Italia edizione 2012/2013.

JUVENTUS STADIUM

Le formazioni al fischio d’inizio:

JUVENTUS : Branescu,  Rugani, Untersee, Magnusson,  Ruggiero, Cavion, Sakor, Gerbaudo, Laursen,  Beltrame, Padovan. Allenatore Mister  Baroni.

NAPOLI : Crispino, Guardiglio, Celiento, Lasicki, Nicolao, Palma, Radosevic, Fornito, Insigne, Novothny, Tutino. Allenatore Mister  Saurini.

Terna Juve Napoli 1 a 1

DIRETTORE DI GARA: Ghersini di Genova.

Parte male il  Napoli che nella prima mezz’ora appare molto intimidito e concede il fianco ai padroni di casa, che non riescono a passare in vantaggio pur avendo innumerevoli occasioni . Manovra bene la Juve che sembra padrone del campo Radosevic un po’ sottotono chiama Palma a fare qualche straordinario, ma Beltrame e Padovan mettono sempre in apprensione la retroguardia Partenopea, che molte volte arriva al fallo sistematico. Alla mezz’ora una progressione portentosa di Beltrame supera molti ragazzi del Napoli, in area è provvidenziale il recupero di Lasicki coadiuvato dal raddoppio di Celiento. Il Napoli è più pericoloso sulla sinistra dove Tutino riesce di forza a lottare anche quando viene raddoppiato e con Nicolao opera molti movimenti di interscambio.

Nicolao Giuseppe

Leggermente sottotono i ragazzi più carismatici Fornito ed Insigne jr. Quest’ultimo, appare molto isolato sul versante di destra, mentre Novothny si sacrifica contrastando anche al centro del campo.

Con una supremazia territoriale della Juve, si chiude in parità il primo tempo. Ad inizio ripresa pochi minuti e la Juve passa: Padovan, dalla sinistra a qualche metro dalla bandierina batte un calcio di punizione, il pallone scavalca tutta l’area e la difesa azzurra.  Girbaudo irrompe di testa cogliendo impreparato Guardiglio ed insacca sul palo alla sinistra di Crispino. Pochi minuti ed una gran punizione di Magnusson poteva aumentare il bottino per la Juve, ma l’ottima respinta di Crispino tiene il Napoli in piedi. La sua  reazione solo dopo il ventesimo del secondo tempo, quando prima con Insigne, il suo bel tiro a giro si perde di poco a lato, e poi con Tutino che realizza l’importantissimo punto del pari. Da manuale l’azione di Gennaro Tutino, classe ’96. Riesce a recuperare palla, defilato a sinistra dribbla ed insacca  sul palo opposto dove non arriva Banescu. In vista del ritorno questo goal significa tanto ed è la dimostrazione che anche in gare un po’ opache una grande squadra riesce sempre ad ottenere buoni risultati. Al “San Paolo” di Fuorigrotta, l’ardua sentenza per la gara di ritorno, non più il 23 marzo, per impegni delle Nazionali Under, ma a data da decidersi.

Intervista a Saurini

Nel dopo gara ai microfoni di Sportitalia il Mister partenopeo Giampaolo Saurini, ha elogiato gli avversari che si sono dimostrati una grande squadra, perché costruita per vincere tutto. Ha poi seguitato a dire che il Napoli è una squadra giovane. Difatti ha concluso questa prima gara di finale con ben  tre ’96 in campo. Dopo le prime paure dell’impatto con lo stupendo impianto calcistico  ed il numerosissimi tifosi che incitavano i padroni di casa, il Napoli ha saputo reagire anche sotto di una rete. Belle le sue testuali parole: “ Queste sono le gare che ti fanno crescere, ti fanno diventare uomo. Nelle gare dove il tagliando d’ingresso vale tanto,  goals come quello fatto da  Tutino vale tutto il prezzo del biglietto. Il pari credo sia meritato, ma non abbiamo fatto ancora nulla. Giocheremo in un altro stadio fantastico. Noi guardiamo alla crescita, non al risultato finale anche se è chiaro che farebbe piacere vincere la Coppa”

Gennaro Tutino classe 96

Gennaro Tutino, il protagonista di questa gara, invece ha esternato tutta l’emozione di aver giocato in uno stadio fantastico. Poi ha seguitato dicendo che dopo il brusco impatto adrenalinico è stata tenuta sempre alta la concentrazione, costatando tutte le difficoltà di una gara difficilissima maschia e con tanti contrasti.  Unica idea che ha, è la seguente: “Ora cerchiamo di portare questa Coppa a casa, nel nostro stadio e soprattutto nello stadio della mia Città.” 

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Pasquale D’Aniello, giornalista, nato a Sant’Antonio Abate in provincia di Napoli. Da sempre appassionato di calcio con alcune esperienze dilettantistiche sul campo e sulla panchina. Autore nel 2012 del Libro: "Scugnizzeria agli Albori di un Successo"​ e premiato a Gallipoli nel 2015 (Torneo Internazionale che assegna il Trofeo Caroli Hotels), quale miglior giornalista del calcio giovanile. L'approccio con il calcio giovanile dilettantistico e professionistico da qualche decennio, ha fatto maturare in me nuove convinzioni ed intravedere nuovi orizzonti. "​ Il calcio è educazione, è economia, è uno dei modi di essere società"​. Tutto questo mi ha portato ad essere un "Cronista del calcio giovanile Campano"​, con il fine ultimo di far comprendere che questo Sport deve essere una sana sfida per misurare l'estro calcistico e nulla ha, che possa riguardare il fanatismo e qualsiasi altra devianza che provoca rancore anche a pochi metri di distanza tra i vari campi di calcio. La fortuna poi, di incontrare tantissimi professionisti legati a questo mondo, ha fatto il resto...