Home Sport Calcio Juve Stabia: sorpasso al Vicenza

Juve Stabia: sorpasso al Vicenza

0
Juve Stabia: sorpasso al Vicenza

Stadio “Marcellino Cerulli” di Massa Lubrense (NA)

Campionato Primavera Girone “C”: Juve Stabia – Vicenza 3-1

Azione Vicenza Juve Stabia

Juve Stabia:  Mosca, Petricciuolo, Ostieri, De Marco, Arpino, Mileto, De Falco, Somma, Festa, Amico, Elefante. A disposizione di mister Mario Turi: Loffredo, Mattiello, Carillo, La Mura, Marigliano, Cardore, Gisonni, Del Gaudio, Farriciello, Corduas. 

Vicenza:  Fortunato, Zoppeletto, Tedesco, El Masni, Pregnolato, Galiotti,  Scarpa, Fulchignoni, Mattin, Rizzato, Andriani.  A disposizione di mister Beghetto: Donateo, Del Prete, Sgambato, Minopoli, Fasolo, Bruttomesso.

Juve Stabia Vicenza

Bellissima giornata di sole sulla penisola sorrentina, dove al “Marcellino Cerulli” di Massa Lubrense – che gode di un panorama mozzafiato sul Tirreno, con Capri ad un tiro di schioppo – si è disputata la gara valevole per il girone C del campionato Primavera tra Juve Stabia e Vicenza. Oltre al contesto geografico, bella anche la presenza della direzione di gara, affidata alla Sig.ra Tea Spinelli di Terni, assistita da Cipolloni di Frosinone e Grispigni di Roma 1.

Tea Spinelli

La gara, che non aveva molto da dire per la classifica (entrambe le squadre navigano a metà graduatoria), è stata importante per i due tecnici, che abbiamo ascoltato al termine della gara.

P.D.: “Mister, bello il posto, un po’ meno la gara, almeno sotto il profilo del risultato finale”.

Beghetto All. Vicenza

Beghetto: “Un po’ amaro il risultato ma dal mio punto di vista abbiamo fatto una bella gara e il risultato ci mortifica oltre il dovuto. Abbiamo preso due gol su palla inattiva con la collaborazione di qualche nostra disattenzione. La gara è stata tosta e io mi aspettavo una reazione dai miei ragazzi, che sotto il profilo nervoso c’è stata, ma abbiamo peccato molto una volta arrivati sotto porta. Ecco quindi che anche se il nostro volume di gioco ci soddisfa, ci penalizza più del dovuto il risultato finale”.

Mister Turi e segr. Di Puccio

P.D.: “Mister, finalmente una bella gara dopo un periodo un po’ così”.

Turi: “Non sono d’accordo, perché le nostre gare, a prescindere dal risultato, sono state quasi tutte belle. Sì, la partita della scorsa settimana non mi è piaciuta tanto, ma bisogna considerare che abbiamo giocato anche a Roma, contro una delle più grosse realtà del campionato nazionale Primavera. Tornando alla gara di oggi, sono doppiamente felice: innanzitutto per la vittoria e poi per il fatto che l’abbiamo ottenuta con ben otto classe ’95 contemporaneamente in campo. Per non parlare della panchina, quasi totalmente composta da ’96. Questo ci dà la convinzione che stiamo operando bene e ci appresta a gettare buone basi per il prossimo campionato. Altro aspetto importante è rappresentato dal fatto che mister Braglia tiene molto in considerazione i ragazzi della Primavera: anche oggi non abbiamo avuto a disposizione Favetta, convocato per l’ennesima volta in prima squadra”.

Previous article Presentata a Salerno la terza giornata per la prevenzione di malattie della tiroide
Next article Svago “fiabesco” per i pazienti psichiatrici di Capezzano
Pasquale D’Aniello, giornalista, nato a Sant’Antonio Abate in provincia di Napoli. Da sempre appassionato di calcio con alcune esperienze dilettantistiche sul campo e sulla panchina. Autore nel 2012 del Libro: "Scugnizzeria agli Albori di un Successo"​ e premiato a Gallipoli nel 2015 (Torneo Internazionale che assegna il Trofeo Caroli Hotels), quale miglior giornalista del calcio giovanile. L'approccio con il calcio giovanile dilettantistico e professionistico da qualche decennio, ha fatto maturare in me nuove convinzioni ed intravedere nuovi orizzonti. "​ Il calcio è educazione, è economia, è uno dei modi di essere società"​. Tutto questo mi ha portato ad essere un "Cronista del calcio giovanile Campano"​, con il fine ultimo di far comprendere che questo Sport deve essere una sana sfida per misurare l'estro calcistico e nulla ha, che possa riguardare il fanatismo e qualsiasi altra devianza che provoca rancore anche a pochi metri di distanza tra i vari campi di calcio. La fortuna poi, di incontrare tantissimi professionisti legati a questo mondo, ha fatto il resto...