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Il derby del Menti alla Juve Stabia: Salernitana punita da Cissè e Canotto

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Il derby del Menti alla Juve Stabia: Salernitana punita da Cissè e Canotto
foto: sito ufficiale US Salernitana 1919 - Ianuale Photo

La Juve Stabia si aggiudica il derby del Menti, grazie alle reti di Cissè e Canotto: quarta sconfitta consecutiva in trasferta per la Salernitana. I numeri adesso spaventano

La Salernitana non riesce più ad ottenere punti in trasferta. Dopo quest’ultima sconfitta rimediata sul campo della Juve Stabia, i granata hanno collezionato la quarta sconfitta consecutiva in trasferta. Adesso le cose, per Ventura e per la squadra, cominciano a complicarsi. È necessario un cambio di passo, altrimenti i play-off rimarranno un lontano miraggio. 

LA PARTITA

Parte malissimo il derby per la Salernitana, con i granata che vanno sotto già al 7′. Calo, con un lancio improvviso, sorprende la retroguardia granata, e pesca Cissè, che insacca da distanza molto ravvicinata. Errore madornale di Jaroszynski: il difensore polacco è colpevole di aver perso di vista l’attaccante delle vespe.

Ed i padroni rischiano di raddoppiare pochi minuti dopo, in seguito ad un altro errore inconcepibile della difesa. Questa volta è Karo a sbagliare il controllo del pallone in area, favorendo Bifulco che calcia di poco al lato.

I granata si fanno vedere al 17′, con un cross di Akpa Akpro che diventa un tiro e si stampa sul palo. Al 28′ gli uomini di Caserta tornano all’arrembaggio, ed è Tonucci a sfiorare quello che sarebbe stato il gol dell’anno, grazie ad una splendida rovesciata da posizione defilata. 

Pochi minuti dopo, la Salernitana va vicinissima al gol del pareggio con Giannetti. Il centravanti, pescato solo in area, non riesce ad inquadrare la porta. Sul finire di gara è la Juve Stabia a ritornare pericolosa. Canotto prima al 41′ impensierisce Micai calciando di poco fuori, poi sigla il gol del raddoppio. Ma l’arbitro annulla tutto per fuorigioco.

Nella ripresa la Salernitana prova a farsi timidamente avanti. Il primo squillo arriva da Kiyine, che scarica un destro dal limite insidioso, anche a causa di una deviazione. La formazione di Ventura, nonostante abbia preso in mano il gioco, non si è mai dimostrata pericolosa. Anzi, rischia anche di andare doppiamente sotto per un pasticcio combinato da Micai. Su un campanile alzato da Calò, al portiere granata sfugge la presa e quasi rischia l’autogol.

Gli uomini di Ventura rimangono poi in 10 nei minuti finale, per l’espulsione di Migliorini. Inferiorità che costa caro, perchè al 95′ Canotto che concretizza il contropiede iniziato da Elia.