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Job Days, a Salerno la prima tappa

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Job Days, a Salerno la prima tappa

Approda a Salerno il primo appuntamento con i Job Days

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I JOB DAYS DI SALERNO. «Questa iniziativa mette a confronto aziende e candidati, perché molto vale l’intuito e la conoscenza umana: se le cose andranno bene, per il giovane si aprirà uno scenario fatto di stage. In questo periodo, si procederà alla reciproca conoscenza. Il lavoro potrà essere confermato con un’assunzione – ha spiegato il Sindaco Napoli introducendo il convegno – ma, anche, potrebbe rimanere nel giovane quale esperienza impagabile».

Un convegno intitolato “Il lavoro che c’è e non trova candidati” e che si è tenuto in questa mattinata a Palazzo di Città, nella Sala del Gonfalone.job days
Nel suo intervento, offrendo una visione d’insieme sull’occupazione futura, il Presidente Anpal Maurizio del Conte, ha spiegato che «si stima che dal 2015-2020 ci saranno 500 mila posti di lavori in più, non nel senso di ‘aggiuntivi’ – solo il 20% sono aggiuntivi – ma nel senso di ‘ricambio’. Purtroppo il mercato del lavoro si sta orientando verso professionalità elevate, con un incremento della richiesta di figure high skill del 30%. In proporzione, le  richieste di professionalità di basso livello supera quelle di medio livello:  il mercato del lavoro si sta polarizzando, forse a causa della trasformazione del manufatturiero che chiede da un lato professioni non particolarmente specializzate e, dall’altro, professioni molto più qualificate che in passato.
A peggiorare lo scenario attuale c’è la tendenza dei giovani a preferire percorsi di studi che non tengono in conto la realtà della società in cui vivono e, dunque, le esigenze del mercato lavorativo.»

Le dichiarazioni le Ministro del Lavoro

«Oggi stiamo sperimentando una iniziativa dove imprese incontrano i giovani: ci sono un centinaio di posti di lavoro potenziali, quindi mi pare una bella giornata. Lo faremo anche in altre città italiane e, se il bilancio sarà positivo, la replicheremo. È evidente una distanza tra le competenze dei candidati e la richiesta di lavoro» ha specificato il ministro Poletti che ha sommariamente additato le attitudini e le competenze informatiche e linguistiche quali il punto di forza su cui lavorare, anche per «far passare la simpatia» di questo popolo da sempre aperto al turismo e agli scambi culturali e «da sempre riconosciuto quale popolo con cui si sta bene».

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