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Irisbus, raggiunta l’intesa per la riapertura

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Irisbus, raggiunta l’intesa per la riapertura

Questione Irisbus: la firma attesa tra la King Long Italia e Finmeccanica arriva al Ministero dello Sviluppo Economico

irisbusIl primo passo per far confluire nel polo unico nazionale, Industria Italiana Autobus, anche i due stabilimenti: Breda Menarini di Bologna e quello di Valle Ufita, sembra fatto.

Questa intesa prevede che la società pubblico-privata che gestirà il polo unico nazionale acquisterà il ramo della Breda Menarini e dell’ex Irisbus con la partecipazione del 20% di Finmeccanica per un periodo minimo di tre anni.

La newco sarà costituita la prossima settimana dopo tante settimane di transizione. Quindi, dopo la creazione del polo unico nazionale, saranno avviate le pratiche per l’acquisizione della ex Irisbus di Valle Ufita.

La firma dell’accordo ha visto come protagonista il vice Ministro dello Sviluppo Carlo De Vincenti che, dopo aver convocato le due parti, ha dichiarato: «È il risultato di un lungo lavoro che il Governo ha tenacemente portato avanti per dotare il Paese di una vera e propria azienda del trasporto pubblico su gomma».

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Per quanto riguarda la questione dell’acquisizione dell’ex Irisbus è già stato fissato un incontro presso la sede del Dicastero in via Molise tra la neonata Industria Italiana Autobus e la Cnh Industrial del Gruppo Fiat. Questo appuntamento ufficiale fa ben sperare i trecento operai dei settecento iniziali che, in questi tre anni, hanno fatto di tutto per rimanere ancora legati allo stabilimento.

Entro il 31 dicembre di quest’anno l’ex Irisbus confluirà nel polo nazionale e da gennaio 2015 s’inizierà a produrre.

Molto soddisfatto anche l’amministratore delegato della King Long che, dopo aver ringraziato De Vincenti, afferma: «Da adesso possiamo immergerci nel lavoro per l’acquisizione della ex Irisbus. Il progetto comincia a prendere corpo ed è con grande soddisfazione che possiamo immaginarlo nella sua versione definitiva e completa».

Le parole di entusiasmo hanno aumentato l’attesa dei lavoratori che quello stabilimento di Valle Ufita lo avevano visto nascere e cadere, ma adesso sembra essere arrivata una seconda occasione.