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Iniziativa “CashBack”, Cia Irno: la lettera indirizzata a Conte

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Iniziativa “CashBack”, Cia Irno: la lettera indirizzata a Conte
immagine da Pixabay

Cia Irno e il sistema ‘Cash Back’, il problema principale? Il costo delle commissioni. “Una spesa inaccettabile”

“Al Presidente del Consiglio Prof. Giuseppe Conte Al Ministro Dell’Economia Prof. Roberto Gualtieri Egregio Presidente, Egregio Ministro, l’Associazione CIA IRNO è da sempre un punto di riferimento per i commercianti, gli industriali e gli artigiani della Valle dell’Irno.

Sin dalla nascita ci siamo impegnati per offrire ai nostri associati e a tutti gli esercenti delle categorie rappresentate validi supporti professionali in merito alle varie e molteplici problematiche che possono insorgere durante la vita lavorativa di un imprenditore.

Il notevole susseguirsi di Leggi, Decreti ed Ordinanze dovuto alla crisi derivante dall’epidemia del 2020 ha enormemente intensificato il nostro lavoro. E lo abbiamo fatto volentieri e senza esprimere opinioni nel merito, in quanto convinti che il modo migliore per uscire dalla crisi sia quello di invitare tutti i colleghi ad osservare e rispettare le regole che ci vengono prescritte.

Allo stesso modo abbiamo provato a sponsorizzare il nuovo sistema “Cashback, ampiamente anche descritto dal sito del Dipartimento del Tesoro. La nostra Associazione riconosce lo scarso utilizzo delle carte elettroniche da parte dei consumatori ed una certa ritrosia da parte dei commercianti nell’accettarle come forma di pagamento. Il problema principale sollevato da tanti esercenti, ora più che mai, è il costo delle commissioni sui pagamenti, che in Italia è uno dei più alti d’Europa.

Se questi costi fossero eliminati o fortemente ridotti molti più commercianti sarebbero ben disposti non solo ad accettare i pagamenti elettronici, ma ad agevolarli. Facciamo notare che i costi delle commissioni bancarie sulle transazioni elettroniche incidono pesantemente sui pagamenti di piccolo importo che sono ormai, alla luce della crisi economica derivante dall’emergenza corona virus, la gran parte (se non gli unici). Per i commercianti si tratta di una spesa inaccettabile, di una grossa fetta di ricchezza sottratta al legittimo prodotto di impresa che non ha alcuna giustificazione tecnica.

Siamo consapevoli che l’iniziativa “Cashback” sia finalizzata a contrastare l’enorme evasione fiscale in Italia e riteniamo che sia giusto incentivare i pagamenti elettronici. Ciò che non riteniamo invece giusto è che a farne le spese siano sempre i commercianti e di conseguenza i nostri affezionati clienti, in quanto gli esercenti saranno costretti ad aumentare i prezzi per far fronte alle tariffe bancarie. Onorati della Vostra attenzione, porgiamo distinti saluti”.