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Incompatibilità tra le cariche di De Luca: l’opposizione si fa sentire

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Incompatibilità tra le cariche di De Luca: l’opposizione si fa sentire

I consiglieri comunali dell’opposizione Roberto Celano, Damiano Pietro Stasi, Raffaele Adinolfi e Nobile Viviano,  in una nota inviata al prefetto di Salerno, al presidente del consiglio comunale e allo stesso sindaco, chiedono di mettere in campo tutte le iniziative previste dalla norma per rimuovere l’incompatibilità tra le cariche di sindaco e di viceministro ai Trasporti e alle Infrastrutture ricoperte da De Luca.

In particolare, al prefetto viene chiesto di porre in essere le iniziative contemplate dalla normativa di sua competenza, al presidente del Consiglio comunale si fa richiesta della convocazione di una seduta straordinaria dell’assemblea per avviare l’iter per contestare le cause d’incompatibilità e infine a De Luca  si chiede “di rimuovere nell’ immediato la causa dell’incompatibilità” che lo riguarda.

I quattro consiglieri richiamano l’articolo 13, comma 3, del decreto legge numero 138 del 2011 come convertito in legge (numero 148 del 2011),che  dispone che “le cariche di deputato, senatore, parlamentare europeo nonché le cariche di governo (presidente del Consiglio dei ministri, ministri, vice ministri, sottosegretari di Stato e commissari straordinari del Governo), sono incompatibili con qualsiasi altra carica pubblica elettiva di natura monocratica relativa ad organi di governo di enti pubblici territoriali aventi, alla data di indizione delle elezioni o della nomina, popolazione superiore a 5.000 abitanti”

“L’evoluzione legislativa in tema di incompatibilità – scrivono tra l’altro i quattro – indica un palese orientamento indirizzato al divieto di cumulo di cariche, anche al fine di prevenire ogni possibile conflitto d’interessi”.

Solo in presenza di dimissioni, spiegano in prefettura, si procederebbe alla nomina di un commissario prefettizio, con lo scioglimento del consiglio comunale in carica. Nel caso in cui De Luca scelga la procedura della decadenza – ipotesi che sembra in linea con le intenzioni del primo cittadino di assicurare una continuità amministrativa all’ente – tocca invece al consiglio comunale deliberare l’incompatibilità con la carica di viceministro. In tal caso il consiglio comunale continuerà a lavorare per l’ordinaria amministrazione con il vice sindaco, fino alla data delle nuove elezioni che si terranno nella primavera del 2014.
I consiglieri ricordano, inoltre,  l’articolo 68 del Tuel (testo unico sugli enti locali) che fissa un termine di dieci giorni «tra il momento in cui si concretizza la causa di incompatibilità e la necessaria rimozione della stessa», giorni che sarebbero trascorsi, senza l’approdo ad una soluzione.