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Inaugurazione della Piazza dei Giovani dell’Università di Salerno

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Inaugurazione della Piazza dei Giovani dell’Università di Salerno

Un affascinante momento di musica e cultura ha fatto da apripista al programma di appuntamenti che la Piazza dei Giovani si prepara ad ospitare nei prossimi mesi

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Questa mattina alle ore 11.00, è stata presentata la Piazza dei Giovani dell’Università di Salerno (frazione Penta di Fisciano – località Mariscoli – presso le nuove residenze). Il nuovo spazio, con una superficie di 2600mq e un’area palco permanente, è stato ideato e immaginato come luogo di condivisione e aggregazione giovanile, realizzato per ospitare le manifestazioni culturali promosse dagli studenti dell’Ateneo e dal territorio. Hanno preso parte al taglio del nastro: il Rettore Aurelio Tommasetti e le autorità civili e religiose.

Ad animare e ad aprire ufficialmente al pubblico la Piazza è stata la performance musicale dei maestri Antonio Onorato e Joe Amoruso. I due musicisti hanno scelto di accompagnare l’ouverture suonando in duo, utilizzando chitarre, piano e sintetizzatori. Un viaggio trasversale attraverso vari generi musicali, dal jazz al rock, dal folk alla worldmusic che parte sempre dal Mediterraneo.

Note biografiche

Antonio Onorato, grande chitarrista e compositore jazz, è tra i pochi musicisti italiani ad aver tenuto un concerto al Blue Note di New York, tempio indiscusso del jazz internazionale. Musicista completo, strumentista di talento, compositore fertile ed innovativo (l’unico al mondo a suonare la breath guitar o chitarra a fiato). Numerose e importanti le collaborazioni, tra cui quella indimenticabile con Pino Daniele e con i chitarristi Franco Cerri e Toninho Horta. Espressione del cosiddetto “NeapoliNeapolitan Power” (movimento musicale nato a Napoli negli anni ’80 e che ha partorito artisti come James Senese, Pino Daniele, Enzo Avitabile), Onorato si è fatto, col tempo, promotore del jazz-rock napoletano, un nuovo genere musicale che fonde la cultura partenopea con quella afro-americana.

Il musicista, nei suoi 24 album, ha saputo infatti innestare su linguaggi jazz e rock, le scale e la melodia tipica della tradizione napoletana, fondendoli con la musica afro-americana, medio-orientale e brasiliana, elaborando uno stile così originale e sempre in evoluzione. Il sodalizio con Joe Amoruso risale al 1999 e, da allora, i due hanno sempre continuato a coltivare contaminazione e confronto musicale. Amoruso, per la sua bravura con gli ottantotto tasti in bianco e nero, è particolarmente apprezzato nel panorama italiano e internazionale (è stato produttore artistico per Bocelli, Zucchero, Gragnaniello). E’ stato pianista dell’indimenticato Pino Daniele.

 

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