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In beneficenza oltre 3.000 capi contraffati

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In beneficenza oltre 3.000 capi contraffati

I capi di abbigliamento sequestrati in un capannone nella zona industriale di Sarno, gestito da cittadini di nazionalità cinese, andranno in beneficenza

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Scafati. Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno ha devoluto in beneficenza oltre 3.000 capi di abbigliamento contraffatti, tra tute, maglie e pantaloni, nonché 250 rotoli di stoffe da lavorare, per un totale di circa 20 chilometri di tessuti, che erano stati sequestrati dai militari della Compagnia di Scafati all’interno di un capannone industriale, scoperto nella zona industriale di Sarno durante un servizio anticontraffazione e gestito da cittadini di nazionalità cinese.

I capi di vestiario sono stati consegnati a rappresentanti della Caritas Diocesana di Napoli e di Nola, da sempre impegnate nelle opere caritative ed assistenziali verso le persone e le comunità che vivono situazioni di difficoltà, nonché nelle operazioni di emergenza e primo soccorso in occasione di pubbliche calamità.

beneficenza finanza
Guardia di Finanza dona capi in beneficenza

La donazione è il risultato della sinergia stabilita dai finanzieri con la locale Procura della Repubblica di Nocera Inferiore che, alla luce dei sempre più frequenti sequestri di merce, ha recepito benevolmente la proposta illustrata dai militari della Guardia di Finanza di devolvere in beneficenza i capi di abbigliamento, per venire incontro alle necessità degli Enti che assistono le persone, che di trovano a dover affrontare condizioni di vita disagiate.

Considerato che parte di tali capi non erano stati ancora etichettati, mentre, per altri è stato possibile asportarne la falsa etichettatura, l’Autorità Giudiziaria – nella persona del Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Giuseppe Cacciapuoti – ha concesso l’autorizzazione a devolvere in beneficenza l’intero carico.

Particolare gratitudine è stata mostrata alla Guardia di Finanza dai rappresentanti di tali Enti per l’inatteso aiuto fornito, in un momento in cui le strutture versano in non poche difficoltà, determinate, soprattutto, dall’accresciuto afflusso di indigenti che necessitano di ogni genere di conforto.

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