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Imprenditoria femminile, un convegno all’Università del Sannio

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Imprenditoria femminile, un convegno all’Università del Sannio

Imprenditoria femminile, fondamentale la crescita delle quote “rosa” per promuovere lo sviluppo del territorio

Imprenditoria femminile

Donne e Startup. Questo il tema dell’incontro che si è svolto oggi a Benevento, presso il Dipartimento DEMM di Unisannio. Organizzato dall’Università sannita in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti della Donna, il convegno, intitolato “L’imprenditorialità femminile in Campania: dalle imprese di famiglia ai network di genere”, ha voluto fare il punto sul ruolo delle donne nel lavoro e nella società, con un’attenzione particolare alla realtà campana.

Nel corso della manifestazione, dedicata alla imprenditrice vitivinicola Erminia Di Meo, che ha collaborato con la cattedra di Economia agroalimentare del prof. Marotta portando avanti attività scientifiche nel campo della creazione di valore delle aziende vitivinicole di eccellenza e dei sistemi territoriali vitivinicoli, sono intervenute donne di spicco del panorama imprenditoriale locale e nazionale. Dopo i saluti istituzionali del direttore del Dipartimento DEMM dell’Università del Sannio, Giuseppe Marotta, hanno preso la parola la delegata alle Pari Opportunità di ateneo, Paola Saracini, le ricercatrici Rossella Del Prete e Concetta Nazzaro, che hanno mostrato i primi risultati di un progetto di ricerca realizzato con metodologie, fonti e competenze diverse.

L’incontro ha dato spazio alle testimonianze di numerose donne che, giunte all’apice della loro carriera professionale, hanno fornito un forte impulso alla innovazione del settore imprenditoriale, favorendo la crescita, anche dal punto di vista tecnologico, di diversi ambiti legati alla trasformazione del prodotto. Nello specifico il convegno ha rappresentato un pretesto per presentare alcune case history.

Le imprenditrici Anna Pezza, direttore Unione degli Industriali di Benevento, Tiziana Ferro, CLAAI Imprese BN, Maria Mariano, Casa Pietrarosa Costiera Amalfitana, per citarne solo alcune, oggi hanno voluto raccontare la loro esperienza, delineando il quadro della situazione vigente in Italia, un Paese dove le reti professionali di genere hanno influenzato, e continuano a farlo, la tradizionale rappresentazione sociale di imprenditorialità che si presenta come attività generalmente “maschile”. Tuttavia, negli anni 1950-2000, alcune associazioni imprenditoriali di genere, come l’AIDDA, hanno fornito un contributo decisivo per la costruzione di una nuova identità imprenditoriale delle donne, che va ben oltre gli stereotipi di genere connessi alla famiglia.