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Iannone spiega perché l’Amministrazione non ha ceduto al Patto di Stabilità

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Iannone spiega perché l’Amministrazione non ha ceduto al Patto di Stabilità

Presto nel Consiglio Provinciale si discuterà sul Patto di Stabilità. Iannone spiega in una dichiarazione ufficiale perché, finora, l’Amministrazione ha deciso di non accoglierlo.

“L’Assise sarà chiamata a discutere dello sforamento del Patto di stabilità. Sarà un Consiglio in cui saranno date tutte le informazioni e forniti i chiarimenti in merito all’argomento. Voglio chiarire preliminarmente quali sono le motivazioni che hanno portato a questa situazione, perché l’Amministrazione Provinciale ha visto pesare sulle sue spalle un grande fardello determinato dalle precedenti gestioni, e nessuno poteva prevedere – fino all’agosto del 2012 – le scelte scellerate del governo tecnico guidato da  Monti (che, attraverso il provvedimento spending review, ha dato un colpo fortissimo alla gestione finanziaria degli Enti locali e in particolare delle Province)”.

Queste le parole di Antonio Iannone alla web tv dell’Ente (www.informazionesalernitana.it) in merito alle difficoltà della Provincia; “Inoltre – sottolinea – scientemente l’Amministrazione ha operato la scelta di continuare a pagare i propri fornitori e le imprese per la realizzazione delle opere pubbliche, perché siamo un Ente a guida politica, quindi, sensibilmente, sappiamo che ingessare il territorio e bloccare i pagamenti alle imprese significa aggravare ulteriormente la situazione sociale ed economica del nostro comprensorio”.

Infine conclude con una lieve critica: “Se avessimo voluto provare a cogliere il patto di stabilità, certamente non avremmo potuto lavorare su alcune problematiche che riteniamo prioritarie, come la ricapitalizzazione del Cstp, la ricapitalizzazione dell’Aeroporto e alcune opere strategiche come il completamento dell’Aversana, la Fondovalle Calore e anche la strada Acqua calda Acqua fredda dell’area termale di Contursi. Sono scelte che non vogliono penalizzare il territorio solo per perseguire un obiettivo ragionieristico, ovvero quello fornito dal Patto di stabilità e dalle altre scelte del governo tecnico”.