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I “furbetti” del reddito sotto accusa: partono le denunce

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I “furbetti” del reddito sotto accusa: partono le denunce

Bufera a Salerno per ben 253 persone denunciate dai Carabinieri per indebita percezione del reddito di cittadinanza. Tra i denunciati, anche detenuti.

SALERNO – L’operazione portata avanti dai Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno ha riguardato i cosiddetti “furbetti” del reddito di cittadinanza. Tra i denunciati ci sarebbero anche soggetti destinatari di misura cautelare personale, condannati con sentenza definitiva e detenuti.

Le indagini

Le indagini avrebbe coinvolto un campione di circa 2700 cittadini percettori del sussidio, di questi, 253 non ne avrebbero avuto diritto.
In particolare, attraverso l’esame incrociato dei dati documentali e delle informazioni acquisite nel corso di specifici servizi di controllo del territorio con quelli forniti dai Comuni di residenza, – dichiara il Comando Provinciale dei Carabinieri di Salernosono state comprovate numerose irregolarità nelle procedure di dichiarazione del possesso dei requisiti soggettivi ed econometrici‘.

“I detenuti” del reddito di cittadinanza


Tra gli irregolari del reddito ci sarebbero anche destinatari di misura cautelare personale; condannati con sentenza definitiva per reati per i quali è prevista la decadenza del reddito; detenuti e ricoverati in strutture a carico dello Stato; cittadini stranieri sprovvisti dei requisiti.

Inoltre, fa sapere il Comando dei Carabinieri: ‘Numerose sono state le false attestazioni che hanno riguardato difformità circa l’indicazione della reale residenza, ossia di persone che l’hanno indicata presso un Comune diverso, al fine di omettere all’interno della prevista dichiarazione che i familiari
percepivano altro reddito
‘.

Gli illeciti

Come nel caso di una donna che, al fine di ottenere un importo maggiore, avrebbe dichiarato di vivere con i genitori, quando in realtà, entrambi sarebbero in carcere: ‘il padre per omicidio e reati associativi, la madre per traffico illecito di sostanze stupefacenti‘.

O ancora una donna sottoposta alla detenzione domiciliare, la quale contestualmente percepiva la pensione di un’anziana conoscente deceduta da diversi mesi, ma anche di un soggetto che risultava avere un conto corrente a suo nome la cui giacenza si aggirava intorno ai 200.000 euro,conto a sua volta alimentato in maniera fraudolenta attraverso la sottrazione di denaro ad un anziano parente‘.

Gli “occupati” del reddito di cittadinanza

Un uomo, invece, sarebbe stato percettore del reddito pur essendo amministratore di una società agricola e di una macelleria. Lo stesso sarebbe avvenuto nel caso di due ragazzi, anch’essi beneficiari, i quali, sebbene formalmente disoccupati, sono risultati di fatto irregolarmente impiegati, rispettivamente, in una pizzeria ed in una carrozzeria.


Le irregolarità sarebbero così state comunicate all’Autorità giudiziaria competente ed agli Uffici territoriali dell’Inps, con lo scopo di interrompere l’elargizione del sussidio e la ripetizione delle somme indebitamente percepite, ‘che hanno prodotto un danno erariale di oltre 1.100.000 €‘.