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Gomme invernali, a cosa servono e come funzionano

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Gomme invernali, a cosa servono e come funzionano

Ricerca e sperimentazione per loro essenza sono una fucina in continua ebollizione. Particolarmente interessante è lo sviluppo tecnico che ha portato ad affinare stile e performance di un presidio di sicurezza con il quale tutti oggi abbiamo dimestichezza: le gomme da neve

Le gomme da neve in tempi più lontani erano molto diverse da come siamo abituati a conoscerle oggi: ormai rappresentano veri e propri gioielli di alta tecnologia. Una volta si caratterizzavano ad esempio per la presenza di tasselli altissimi mentre adesso i pneumatici invernali oltre che ricchi di qualità in grado di proteggere il guidatore, i passeggeri e di rendere confortevole la guida, sono anche belli da vedere.

C’è da dire che funzionano meglio delle gomme tradizionali in caso di fondo stradale coperto di ghiaccio e neve ma sono performanti anche sul bagnato. Ciò è possibile dal momento che nella speciale mescola con la quale sono realizzati è presente un’alta quantità di silice. Si scaldano durante il rotolamento sopra l’asfalto, motivo per il quale sono conosciute anche con l’appellativo di ‘gomme termiche’.

Come funziona questo procedimento? In pratica accade che le lamelle delle quali sono provviste si flettono e vanno a toccarsi mentre l’auto ‘cammina’: così facendo, producono calore. Sempre queste lamelle trattengono la neve all’interno della gomma aumentando di fatto l’aderenza su strada grazie al contatto con la neve a terra.

E’ possibile, in alternativa all’impiego di questo tipo di pneumatici, scegliere di ricorrere alle catene da neve: attenzione però perché queste ultime non sono adatte alle superfici asciutte e richiedono dei gesti extra. Quando infatti il manto stradale non consente più di usarle è necessario smontarle subito dalle ruote.

La differenza con le gomme estive e quelle ‘4 stagioni’

Le macro aree nelle quali sono suddivise le gomme auto sono sostanzialmente tre: invernali, estive e le cosiddette ‘4 stagioni’. Una prima differenza degli pneumatici invernali con quelli estivi riguarda i tasselli, che in questi ultimi non assicurano una presa corretta sulla neve con il rischio di diventare molto scivolosi.

Gli invernali hanno l’obiettivo di garantire una più alta aderenza sotto i 7 gradi di temperatura e rispetto agli estivi hanno una struttura più morbida (i simboli che li caratterizzano sono cristalli di neve stilizzati, montagne e la dicitura M+S ‘mud and snow’). Ideali in caso di neve, ghiaccio e su terreni bagnati.

Le gomme estive sono progettate per assicurare la massima aderenza invece dai 7 gradi a salire, con una tenuta di strada maggiore man mano che salgono le temperature. Le scanalature sono basse e nel complesso la guida risulta silenziosa, consumando meno carburante ad alta velocità rispetto agli invernali.

E’ consigliabile non scegliere di montare pneumatici invernali in luoghi dalle temperature troppo miti orientandosi invece sui ‘4 stagioni’, i quali sono l’alternativa a entrambe le tipologie, perfetti per evitare di dotarsi di due treni gomme.

Qui il battistrada è più profondo, diversamente da quanto accade alle lamelle: l’aderenza in caso di neve e ghiaccio sarà dunque minore rispetto agli invernali. Mentre le prestazioni sull’asciutto potranno avvicinarsi maggiormente a quelle degli pneumatici estivi: i consumi, però, saranno più alti così come la rumorosità.