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La Givova Scafati sconfitta in trasferta contro la Moncada Agrigento

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La Givova Scafati sconfitta in trasferta contro la Moncada Agrigento

Calo di tensione e concentrazione. La Givova Scafati perde in trasferta contro la Moncada Agrigento per 82-79. Coach Perdichizzi: «Partita dura, ma abbiamo lottato fino alla fine»

Una superlativa prova di Ammannato ed un esordio esterno con i fiocchi di Stefano Spizzichini non sono stati sufficienti alla Givova Scafati per riuscire ad imporsi in trasferta contro la Moncada Agrigento, nella settima giornata di ritorno del campionato di serie A2 (girone ovest).

Un secondo quarto disastroso (31-11 il parziale) ha pesato molto più dell’assenza dell’infortunato Sherrod nell’economia di un incontro che la società dell’Agro avrebbe potuto far proprio, se solo non fosse stata vittima di un così grave calo di tensione e di concentrazione che, in fin dei conti, ha condizionato il risultato finale di una gara, che merita comunque di essere ricordata per lo spirito e la grinta sfoderata dalla squadra, che ha avuto il merito comunque di non mollare fino alla fine.

Dichiarazione di coach Giovanni Perdichizzi: «Sapevamo che per noi sarebbe stata una partita dura, ma ci abbiamo creduto ed abbiamo lottato fino alla fine. Forse, con un pizzico di fortuna in più nel finale avremmo pure potuto anche far nostra la porta in palio. Il secondo quarto è stato disastroso, perché abbiamo smesso di difendere e concesso ad Agrigento di realizzare ben 31 punti, anche per merito degli stessi nostri avversari, che hanno comunque trovato sempre la via del canestro, tirando con percentuali stratosferiche e facendo poi le cose con lucidità.

La mia squadra ha giocato con personalità, nonostante l’assenza del nostro miglior rimbalzista Sherrod, tenendo a bada i lunghi di Agrigento. Nel finale siamo stati condannati da episodi, pur dimostrando orgoglio e voglia di difendere, che invece ci era mancata nel secondo quarto. Va dato merito ai miei ragazzi di averci creduto fino alla fine, nonostante un avversario che ha saputo sempre trarre il meglio dalle varie situazioni. Ora abbiamo due settimane di riposo, in cui speriamo di recuperare Sherrod, oltre alle idee e alle forze, con l’obiettivo di inserire meglio negli schemi.»