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Giubilato rivela: “Ho passato il periodo più brutto della mia vita”

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Giubilato rivela: “Ho passato il periodo più brutto della mia vita”

È una vera e propria confessione quella di David Giubilato. L’esperto difensore romano, richiamato dalla società dopo i ritorni di Perrone e Susini, non ha collezionato alcuna presenza in questo campionato, afflitto da un infortunio fino a ieri alquanto misterioso. Il giocatore si è presentato in conferenza stampa accompagnato dal medico sociale Italo Leo e ha esordito dicendo: “Non sono l’oggetto misterioso della Salernitana, come ho sentito da più parti. Ho avuto un problema abbastanza serio che poteva compromettere la mia carriera e ho chiesto io al dottor Leo di non divulgare la cosa. Lo ringrazio pubblicamente perché mi ha sopportato per tre mesi: non è facile non riuscire a dormire per tutto questo tempo. Quando ti dicono che devi smettere, psicologicamente si fa fatica, ma il sottoscritto fa il calciatore, non altro”.

Ma qual è stato, nello specifico, l’infortunio che ha costretto ai box Giubilato per oltre tre mesi? A rivelarlo è stato proprio il dottor Leo, che ha dichiarato: “Ha un’ernia cervicale con due protusioni, patologia abbastanza invalidante. Sono state fatte diverse visite specialistiche che hanno consigliato un intervento chirurgico, ma questo avrebbe significato porre fine alla carriera del calciatore. Abbiamo, dunque, deciso di procedere a un ciclo riabilitativo di tre mesi, ma l’ernia è comunque lì, quindi dobbiamo attendere l’esordio del giocatore per verificare se le terapie hanno avuto il loro effetto”.

“Il mio primo obiettivo – ha continuato Giubilato – era tornare a indossare le scarpe da calcio. Mi sono sempre allenato e da tre settimane mi sono riaggregato alla squadra”. Titolare quasi inamovibile lo scorso anno con il Salerno Calcio, con 29 presenze all’attivo, il 36enne difensore contava di giocarsi le proprie carte anche quest’anno, per recitare un ruolo da protagonista anche nella Salernitana, altrimenti “sarei rimasto a casa”.

Perché Giubilato, al termine della scorsa stagione, non era stato riconfermato? “Questo andrebbe chiesto alla società – ha risposto il giocatore –. Un po’ ci sono rimasto male, ma evidentemente c’era un allenatore che non puntava su di me e sono state fatte altre scelte”.

Giubilato ha poi parlato della stagione della Salernitana: “La promozione non è già in cassaforte, anche se i punti di vantaggio non sono pochi. Da quando sono arrivato ci sono stati dei cambiamenti, soprattutto a livello psicologico, perché questo gruppo è fatto di ragazzi che vanno aiutati a crescere”.

Infine un giudizio su Montervino, compagno di tante battaglie anche in passato: “Conosco Francesco da dieci anni. Lui è il primo a sapere che ha sbagliato, ma la sanzione che ha subito è obiettivamente eccessiva: due anni di Daspo non vengono dati nemmeno a chi provoca gli incidenti”.