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Giovani Democratici: ieri terza tappa del Tour Referendario a Nocera

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Giovani Democratici: ieri terza tappa del Tour Referendario a Nocera

Terza tappa del Tour Referendario ieri a Nocera Inferiore. I Giovani Democratici, con la presenza dell’On Ascani, hanno motivato le ragioni del SI

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Ieri sera a Nocera Inferiore, presso il noto locale del centro cittadino “Family”, s’è tenuta la terza tappa del  Tour Referendario dei GD  nell’agro nocerino sarnese. “Ci Siamo” è lo slogan scelto dai Giovani Democratici nocerini sulle ragioni riguardanti il SI, per dare appunto un segnale di presenza e partecipazione sullo scenario italiano del momento.

Molti sono stati i giovani accorsi all’iniziativa, mostrando un visibile interesse alla tematica affrontata portando all’attenzione dei relatori differenti punti di vista, opinioni e pareri.

Hanno preso parte alla serata il segretario del circolo GD Nocera Inferiore Paolo Donnarumma, il segretario provinciale GD Federica Fortino, il responsabile organizzazione segreteria provinciale GD Antonfabio Morena, il responsabile dipartimento riforme PD Campania Anna Cucurachi,  il Prof. Marco Plutino, docente di diritto costituzionale e l On. Anna Ascanideputata del PD.

Paolo Donnarumma: «È un tour referendario promosso dai giovani democratici della provincia di Salerno con lo scopo di spiegare la riforma che andremo a votare il prossimo 4 dicembre nel modo più semplice ed efficace possibile».

Il segretario provinciale GD Fortino, nel suo intervento, ha voluto sottolineare l’importanza dell’evento del prossimo 4 dicembre sottolineando la folta e massiccia presenza dei giovani.

«Come giovane generazione siamo più che consapevoli che l’appuntamento del 4 dicembre è un’ importante appuntamento con la storia che non possiamo assolutamente mancare. Siamo convinti che questa è una opportunità storica, sensazionale di un cambiamento tanto richiesto e atteso da noi giovani. Saremo noi artefici del nostro destino e del nostro paese. Per questo motivo è importate l’informazione partendo appunto da noi giovani».

Giovani Democratici

Antonfabio Morena ha ribadito l’importanza del voto dei giovani richiamando il caso Brexit e il voto statunitense degli ultimi giorni dove tanti son stati i giovani a votare, ma altrettanti alti sono state le percentuali di giovani che hanno deciso di non votar, preferendo non esercitare un diritto e dovere civico d’estrema importanza. Mentre Anna Cucurachi ha illustrato per sommi capi il testo referendario che chiamerà alle urne gli italiani il prossimo 4 dicembre.

Nel suo intervento, l’On. Ascani ha voluto concentrarsi su tematiche estremamente delicate e importanti, come appunto la democrazia, richiamando anche i suoi studi universitari in Filosofie Politiche. «Democrazia diretta, democrazia rappresentativa, è fatta di tanti pezzi e per rimaner su questi pezzi hanno bisogno di un elemento fondamentale dove il popolo esprime la sua opinione mediante il voto, esprimendosi direttamente. Quel canale appunto che garantisce la partecipazione attiva del popolo, può essere il referendum. Referendum propositivo dà possibilità di proporre qualcosa e non soltanto eliminando qualcosa frutto del lavoro di altri».

Nella conclusione del suo intervento, l’onorevole Ascani ha voluto soffermarsi sulla tematica riguardante i principi fondamentali. «Nessuno ha mai avuto l’idea neppure lontana di toccare la prima parte della Costituzione. Ma si agirà solo sulla seconda parte del testo Costituzionale, modificando appunto un lavoro frutto d’accordi scaturiti dalle vicende storiche del momento»

Il Prof. Plutino ha sottolineato la situazione che è possibile scorgere tra gli interessi dei giovani, sottolineando la poca attenzione su aspetti fondamentali. «E’ da apprezzare l’impegno promosso e portato avanti dai Giovani Democratici ma è preoccupante il poco impegno e il disinteresse dei giovani in generale, che latitano a eventi o manifestazioni promosse da associazioni che promuovono iniziative estremamente importanti rivolte proprio a loro. Vorrei comunicare una mia sensazione di tristezza nel vedere una porzione di giovani così diffidenti e paurosi nei confronti di chi propone un cambiamento».

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