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Ginestre e libri proibiti, Luciana Gravina racconta il suo romanzo

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Ginestre e libri proibiti, Luciana Gravina racconta il suo romanzo

È stato presentato ieri, venerdì 24 marzo, il romanzo di Luciana Gravina ” Ginestre e libri proibiti ” presso la libreria Mondadori di Nocera Inferiore

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Tanto interesse e soprattutto tanta cultura linguistica, storica e locale ieri alla libreria Mondadori di Nocera Inferiore in occasione della presentazione del romanzo di Luciana Gravina ” Ginestre e libri proibiti “. In tanti hanno preso parte all’evento organizzato dal Centro d’Arte e Cultura “La Sfinge”, catturati dal fascino misterioso di un libro che ha tanto da raccontare.

Molto dettagliate e quasi passionali le analisi critiche delle prof.sse Redente Formisano e Pina Esposito, che hanno esaminato l’opera nei minimi particolari attraverso interventi chiari, precisi e al limite della perfezione. A catalizzare l’interesse dei presenti, le encomiabili interpretazioni dell’attore Valerio Conturso che si è ottimamente immedesimato nei personaggi di vari passi del romanzo.

Il connubio perfetto tra parole e musica è stato reso possibile grazie agli intervalli musicali a cura del Maestro Pierluigi Labraca, un giovane talento nocerino che ha deliziato i presenti con opere classiche eseguite al pianoforte.

Descrizione dell’opera:

“Ginestre e libri proibiti” è un romanzo storico condotto secondo cliché tra vero e verisimile ambientato in un’epoca soffocante, ma anche densa di fermenti sotterranei. Una Inquisizione perversa e prevaricatrice, il diritto alla lettura dei libri (soprattutto quelli proibiti) vissuto come colpa, il pensiero divergente punito come delitto, un susseguirsi di fatti e di eventi in cui l’amore e l’odio, la magia, la miseria, la grazia aristocratica, le grettezza, l’acume intellettuale, la vendetta, la vita, la morte si mescolano con naturalezza, ma anche con audacia. Il tutto in una location poco frequentata: la magica terra cilentana. Il racconto prende avvio da una mattina importante, perché in Terra Turracae, il giorno 3 maggio 1667, si festeggia l’investitura a vescovo del barone Giovan Giacomo Palamolla. Questa nomina a vescovo, agli occhi di don Biagio Gravina, compagno di seminario, amico del cuore e di avventure del neovescovo, appare pesante di un mistero che il protagonista è deciso a scoprire a ogni costo. Comincia qui l’analisi dei fatti, degli avvenimenti, delle parole e di quant’altro aiuti a fare luce sui punti oscuri di questa vicenda.

La Photogallery:

 

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