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Giffoni Teatro, si prosegue con “Il morto sta bene in salute”

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Giffoni Teatro, si prosegue con “Il morto sta bene in salute”

La XIX Edizione di “Giffoni Teatro” prosegue con “Il morto sta bene in salute” della Compagnia Tandem e “La Gatta Cenerentola” de “Le Canne Pesanti”

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Scocca l’ora delle compagnie stabili del territorio. Dopo l’esordio con il concerto di Niccolò Agliardi, la XIX edizione di Giffoni Teatro, evento organizzato dall’associazione omonima, presieduta da Mimma Cafaro e realizzato con il patrocinio della Regione Campania e il Comune di Giffoni Valle Piana, come di consueto, apre una finestra sulle realtà teatrali salernitane.

Domenica 7 agosto inaugura la sezione la Compagnia Tandem che andrà in scena al Giardino degli Aranci con Il morto sta bene in salute. Scritta nel 1975, è tra le più riuscite commedie di Gaetano Di Maio, qui riadattata da Ciro Rusticale, ricca di gag esilaranti e colpi di scena che la portano ad essere unanimemente considerata come una sorta di “giallo comico” basato su un variopinto cocktail di amori, tresche, soldi e raggiri.

Recitano: Gemma Rescigno, Lorenzo Citro, Annalisa De Camillis, Andrea Mazzariello, Gerardo Intindoli, Simone Di Bartolomeo, Salvatore Rinaldi, Maria Coppola, Lalla D’Elia, Daniela Cavaliere, Giovanni Rosiello, Giovanna Lambiase, Claudia D’Elia, Fabiana Marino e Gaetano Esposito. Il costo del singolo biglietto è di 8 euro.

A seguire, lunedì 8, toccherà alla Compagnia “Le Canne Pensanti” dell’ICATT (Istituto a Custodia attenuata per il Trattamento dei Tossicodipendenti), gruppo teatrale formato da detenuti e volontari operanti presso la Casa di Reclusione di Eboli, in La Gatta Cenerentola”, la favola di Giambattista Basile che narra la metafora di una città come Napoli, figliastra e vittima del potere di una matrigna perversa e di occupanti stranieri, per l’occasione riadattata da Massimo Balsamo.

In scena con lui anche: Ines Costabile, Adriano Esposito, Piera Acito, Vincenzo Maria Russiello, Salvatore Arato, Francesco Polito, Raffaele D’Alessandro, Costanzo Petrillo, Edoardo Cuozzo, Alessio Corsano, Antonio Palumbo, Salvatore Iodice Mario Savoia, Pasquale Tufano (direttore di Scena Giuseppe Messeri) .

Caratteristica della compagnia teatrale è la sostanziale autogestione all’interno dell’ istituto penitenziario in cui, da anni, si attuano percorsi di recupero basati sul fondamentale concetto dell’autodeterminazione: solo riappropriandosi del proprio senso di responsabilità si riesce a riappropriarsi del senso delle regole e del corretto vivere in una comunità di uomini liberi. Uno degli strumenti fondamentali di cui ci si avvale in questo delicato percorso è proprio il teatro che, mai come in questo caso, riacquista tutta la sua forza catartica e liberatoria.

«La rappresentazione teatrale vuole essere un momento di confronto tra esseri umani giocato sul filo sottile e delicato delle emozioni – spiega il direttore dell’Istituto Rita Romano – non si è reclusi ma diversamente liberi quando, complice la finzione scenica, mondi solo apparentemente diversi si incontrano e si confrontano».

Lo spettacolo è ad ingresso libero con prenotazione.

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