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Futuro o macerie? Riccio “vende” simbolicamente Pompei

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Futuro o macerie? Riccio “vende” simbolicamente Pompei

Pompei all’asta, secondo Riccio l’art bonus è “uno specchietto per le allodole”. Oggi proporrà la scelta tra “futuro o macerie” all’ingresso degli scavi

Napoli, Futuro o macerie? – Si conclude a Pompei la campagna elettorale di Claudio Riccio, giovanissimo candidato nel Collegio Sud de L’altra Europa con Tsipras. Oggi sarà inscenata una vendita simbolica degli scavi, in denuncia del decreto Cultura appena varato dal governo. L’appuntamento, intitolato “Futuro o macerie?”,  è alle 17 davanti all’ingresso degli scavi (via Plinio – Porta Nocera).

“La scelta di Pompei non è un caso” dichiara Claudio Riccio. “Dal sito, ormai simbolo dell’abbandono del nostro patrimonio artistico e della mortificazione della bellezza, arriverà la risposta al decreto cultura e turismo appena approvato dal governo Renzi”.

Futuro o macerie

Decine di giovani attivisti della campagna ACT! cercheranno tra i visitatori potenziali acquirenti per il sito archeologico, mettendone in scena la messa in vendita, ma soprattutto racconteranno la possibilità di costruire, proprio dalle macerie, un altro futuro.

“Con il decreto su cultura e turismo si concedono agevolazioni fiscali per le donazioni private, ma non si vede niente di concreto in termini di investimenti su Pompei e la Reggia di Caserta, così come sull’immenso patrimonio culturale italiano che continua a restare in stato di abbandono” denuncia Riccio, che aggiunge: “l’art bonus è l’ennesimo specchietto per le allodole per nascondere il fatto che non si investe nella tutela del patrimonio artistico italiano, in particolare per quanto riguarda la conservazione, lo studio e la ricerca. Si incentiva la privatizzazione dei siti più appetibili (come il Colosseo) e si promuovono politiche che puntano sulla fruizione di bassa qualità massificata, con strategie di commercializzazione e di comunicazione (sul modello del museo-impresa) che nulla hanno a che fare con la valorizzazione del nostro patrimonio artistico e culturale:  un settore strategico per lo sviluppo del nostro Paese, e in particolare per le regioni del Sud ricche di beni artistici e architettonici, viene relegato ancora una volta a oggetto di elemosina, presunto mecenatismo e aziendalizzazione”.

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“Si chiudono due mesi di campagna elettorale, una campagna elettorale con tante e tanti, in particolare miei coetanei, che si sono attivati in tutto il sud Italia con l’obiettivo di cambiare l’Europa per cambiare le nostre vite, per poter restare nella nostra terra e trovare qui le occasioni di un riscatto collettivo. O conquistiamo un futuro per la nostra generazione di giovani europei e meridionali, ripartendo dalla conoscenza e dalla cultura, o ci aspetta solo un tempo colmo di macerie, come l’Europa dell’austerity e della disoccupazione di massa in cui viviamo oggi. Nessuno ci regalerà quel futuro di cui abbiamo bisogno, ma noi non intendiamo lasciarci sommergere dalle macerie. Il 25 maggio la scelta è tra un’altra Europa o questa Europa, futuro o macerie. A noi la scelta, a noi la possibilità di cambiare”.

L’iniziativa odierna è stata preceduta, nel pomeriggio di ieri, dal flashmob di alcuni attivisti di Act! e sostenitori di Claudio Riccio, che hanno issato bandiere de L’Altra Europa con Tsipras dal campanile del Santuario di Pompei.