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Il direttore Forte dopo Avellino-Napoli: “Tecnica e cuore”

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Il direttore Forte dopo Avellino-Napoli: “Tecnica e cuore”
Intervista al Direttore Forte

Il derby del Campionato Primavera tra Avellino e Napoli, che ha visto la vittoria dei partenopei per due a zero, è stata l’occasione per un confronto con il responsabile delle giovanili dell’Avellino Gianfranco Forte

P.D. : “Alla luce di questo derby campano, dove si sono visti buoni ragazzi dall’una e dall’altra parte, non pensa che tra le squadre campane dovrebbe esserci più sinergia?”

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Il Dir. Forte a colloquio con mister Luperto.

[ads2] Direttore Forte: Assolutamente sì, anche se credo ci sia già una sinergia. Nell’arco del campionato ci sentiamo spesso con altri direttori per un confronto costruttivo per la crescita dei ragazzi e per le linee guida da portare avanti nei confronti dei loro genitori. Ci confrontiamo a trecentosessanta gradi in riferimento sia all’interno che all’esterno del terreno di gioco”.

P.D. : “In riferimento alla gara di oggi vinta dal Napoli per due a zero, non si è visto un Avellino caparbio come quello visto con l’Empoli il Livorno e il Palermo. Un pizzico di timore reverenziale?”

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Napoli primavera 2014-15.

Direttore Forte : “Giocare contro il Napoli, per noi è sempre motivo di orgoglio. Poi in riferimento alla gara di oggi, tengo a precisare che abbiamo giocato con tantissimi ’97 e in queste categorie un anno conta tanto sia sotto l’aspetto fisico-muscolare che, soprattutto, sotto il profilo dell’esperienza. Il nostro progetto è giovanissimo e non possiamo immediatamente cogliere i frutti del nostro lavoro, visto che siamo in questo contesto solo da due anni. Altre blasonate società hanno la primavera che da anni ha seguito e disputato campionati importanti come quelli nazionali dei giovanissimi e allievi. Il nostro percorso agli stessi livelli ha solo due anni e penso che abbiamo ben seminato se ogni settimana giochiamo con tantissimi sotto-età, cosa non da poco”.

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Avellino primavera 2014-15.

P.D. : I ragazzi hanno coscienza che indossano una gloriosa casacca?”

Direttore Forte: “Questo lo ripeto fino alla noia, perché il primo a esserne fiero sono io e sono onorato di rivestire la carica di responsabile in questa società dell’Avellino che, come importanza in Campania, è subito dopo il Napoli. Questi concetti per me sono basilari e già dalla prima firma li trasmetto personalmente ai singoli ragazzi, perché là dove non può arrivare la tecnica ci arriva il cuore. Alla luce di quanto detto, mi ritengo soddisfatto di questo gruppo dei primavera, perché è un gruppo giovane. In altre circostanze ha sviluppato anche buone cose forse in momenti molto sfortunati sotto il profilo numerico, perdendo solo di misura e sul finire di gara.

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Il Direttore Forte.

Sono poi molto fiducioso perché guardo anche dietro dove abbiamo un gruppo di Allievi non male e i Giovanissimi che stanno crescendo. Tra le tante cose ultimamente abbiamo avuto tre convocazioni per la Nazionale per uno stage a Pescara; in definitiva stanno iniziando a venire i primi frutti. Adesso voglio attendere questa primavera nel girone di ritorno e sono convinto che per il prossimo campionato saremo in grado di mettere a disposizione un buon gruppo tra ’97 e ’98″.

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Pasquale D’Aniello, giornalista, nato a Sant’Antonio Abate in provincia di Napoli. Da sempre appassionato di calcio con alcune esperienze dilettantistiche sul campo e sulla panchina. Autore nel 2012 del Libro: "Scugnizzeria agli Albori di un Successo"​ e premiato a Gallipoli nel 2015 (Torneo Internazionale che assegna il Trofeo Caroli Hotels), quale miglior giornalista del calcio giovanile. L'approccio con il calcio giovanile dilettantistico e professionistico da qualche decennio, ha fatto maturare in me nuove convinzioni ed intravedere nuovi orizzonti. "​ Il calcio è educazione, è economia, è uno dei modi di essere società"​. Tutto questo mi ha portato ad essere un "Cronista del calcio giovanile Campano"​, con il fine ultimo di far comprendere che questo Sport deve essere una sana sfida per misurare l'estro calcistico e nulla ha, che possa riguardare il fanatismo e qualsiasi altra devianza che provoca rancore anche a pochi metri di distanza tra i vari campi di calcio. La fortuna poi, di incontrare tantissimi professionisti legati a questo mondo, ha fatto il resto...