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Fonderie Pisano, il comitato Salute e Vita non si ferma

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Fonderie Pisano, il comitato Salute e Vita non si ferma

Il comitato Salute e Vita continua la battaglia ambientale in merito alla questione dell’inquinamento nella Valle dell’Irno e a Salerno.

Il gruppo di cittadini che hanno ricostituito il comitato nel novembre 2013 (già nel 2004 c’era stata un’esperienza simile) si sta concentrando sull’area industriale di Fratte nella quale sorgono attività industriali considerate da molti obsolete e dannose per la salute e per l’ambiente. Il complesso delle Fonderie Pisano è uno dei nodi centrali della spinosa questione che si protrae ormai da anni.

Su Youtube, infatti, è possibile vedere un video di Telereporter, risalente niente di meno al 1987, nel quale i residenti e un imprenditore della zona di Fratte si lamentano dei fumi fastidiosi provenienti dalle Fonderie. Analizzando il quadro della situazione dopo 27 anni, numerosi cittadini della zona fanno presente che la concentrazione di malattie respiratorie e tumori in quella fascia di territorio è molto alta. Diversi sono stati gli argomenti trattati e le decisioni prese ieri pomeriggio presso il BarAmbla di Fratte dai membri del comitato.

Oltre all’individuazione di un tesoriere che avrà il compito di gestire le eventuali entrate e le spese del comitato, è stata presentata la bozza di un dossier da mostrare al Prefetto di Salerno nel quale sono illustrati tutti gli aspetti giudiziari, sanitari e ambientali della vicenda a partire dagli anni 80. La documentazione in questione evidenzia che anche il centro di Salerno è coinvolto dalle sostanze inquinanti provenienti dall’area di Fratte.

Nulla è stato lasciato al caso: infatti, nel fascicolo emergerebbero anche le responsabilità delle varie amministrazioni che si sono succedute a Salerno in tutti questi anni. Il comitato, inoltre, proverà a saperne di più riguardo all’ultimo sequestro dell’impianto siderurgico avvenuto nel 2011. Si è pensato anche di far intervenire, oltre all’ARPAC, l’Istituto superiore di sanità per effettuare maggiori e più efficaci controlli su tutta la zona interessata dai fumi e dalle polveri nocive.

Si è anche votato per il logo che rappresenterà l’emblema del comitato. Il simbolo sarà presentato durante una conferenza stampa che dovrebbe tenersi nella mattinata di sabato 18 gennaio a Salerno. È stato mostrato, inoltre, il manifesto per la fiaccolata che si terrà il 25 gennaio in città  con partenza alle 16.30 dalla stazione centrale e arrivo a Piazza Portanova  in ricordo delle vittime causate dall’inquinamento atmosferico dovuto alle attività industriali incompatibili col territorio della Valle dell’Irno. In quella stessa data sarà effettuato un sit-in a Piazza Amendola (ore 18) e presentato il dossier al Prefetto di Salerno Gerarda Pantalone.

Il comitato, inoltre, si sta sforzando al fine di istituire un tavolo tecnico con l’amministrazione del Comune di Salerno, la proprietà dello stabilimento siderurgico, i membri del comitato ed esperti per cercare di risolvere la complicatissima questione. Nel pomeriggio di sabato 11 gennaio alcuni membri del comitato organizzeranno un banchetto (dalle 16:30 alle 19:30) nei pressi della Chiesa di San Nicola a Coperchia di Pellezzano per raccogliere le firme della petizione da presentare alle varie istituzioni. Stessa cosa avverrà domenica mattina nei pressi della Chiesa di Fratte. Da sottolineare che alla riunione di ieri hanno presenziato anche alcuni delegati del gruppo Legambiente Valle dell’Irno.