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Flash mob di Legambiente nell’area archeologica di Paestum

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Flash mob di Legambiente nell’area archeologica di Paestum

I Volontari di Legamabiente si sono riuniti per salvaguardare i tanti beni culturali a rischio in Campania a causa dei cambiamenti climatici

Convocati dagli Dèi  per le conseguenze sul patrimonio archeologico dei cambiamenti climatici. Zeus con i suoi fulmini con improvvisi e velocissimi temporali, con conseguenze sul patrimonio culturale della nostra regione. Un flash mob di Legambiente per denunciare i tanti beni culturali a rischio in Campania a causa dei cambiamenti climatici. Volontari di Legambiente si sono riuniti nei pressi del tempi di Paestum, nell’ Area Archeologica per dare il via al primo appuntamento fridaysforeurope una serie di iniziative che si svolgeranno nei prossimi venerdì in vista delle elezioni europee per lanciare messaggi rivolti a chi si candida ad essere europarlamentare in Campania.

Servono subito politiche di prevenzione e manutenzione per il nostro patrimonio archeologico, storico e culturale- commenta Mariateresa Imparato,presidente Legambiente Campania Ci vuole un impegno concreto, con fatti e non proclami, per salvaguardare i tesori d’arte agendo prontamente contro i cambiamenti climatici»

Su 8.889 beni culturali presenti in Campania, secondo l’Ispra, sono 1.154 i beni a rischio “elevato” e “molto elevato” di frana (13% del totale regionale ). Sono 689, invece, i beni culturali a rischio “medio” e “elevata” alluvioni in Campania (7,70 per cento del totale regionale). In base alle stime regionali, la Campania è al quarto posto in Italia – dopo Toscana, Marche ed Emilia Romagna – per il numero di beni a rischio che si trovano in aree a pericolosità elevata o molto elevata di frane. L’area metropolitana di Napoli è invece terza dopo le province di Siena e Genova: sul territorio partenopeo si trovano 448 siti ad alto rischio (il 13,6 % del totale provinciale ), percentuale che supera il 20% se si considerano anche i rischi medio o moderato (671 beni culturali su 3.284 dislocati nel territorio provinciale). Dopo la Provincia di Napoli, in Campania il maggior numero di beni a rischio si trovano in Provincia di Salerno con 307 beni culturali.