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TAR annulla “partite pregresse” della Gori

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Il TAR Campania annulla le “partite pregresse” della Gori. Vittoria anche del Comune di Fisciano e dell’ex assessore al bilancio Franco Gioia  

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E’ anche una vittoria del Comune di Fisciano quella che ha visto il TAR annullare le partite pregresse emesse dalla Gori. Pochi giorni fa, infatti, il Tribunale Amministrativo della Regione Campania ha pubblicato una sentenza in riferimento alle cosiddette “partite pregresse” emesse dalla Gori per una somma pari a 122 milioni di euro. La Gori, società di gestione del Servizio Idrico dell’Ato 3 Sarnese – Vesuviano, attraverso questo provvedimento delle “partite pregresse” sta chiedendo agli utenti il pagamento di tributi riferiti al periodo 2006 – 2011.

I Comitati Civici Ato 3, insieme all’associazione Federconsumatori e alle Amministrazioni Comunali di Angri, Casalnuovo e Nocera Inferiore, e poi in adiuvandum quelli di Castel San Giorgio e Fisciano, tutti della “Rete dei Sindaci per l’Acqua Pubblica Ato3 Sarnese-Vesuviano”, hanno impugnato i vari atti che hanno prodotto le “partite pregresse ante 2012”, coadiuvati dagli avvocati Giuseppe Grauso e Francesco Miani.

Grande la soddisfazione dell’ex assessore al bilancio del Comune di Fisciano, Franco Gioia, che sin dall’inizio ha seguito questa delicata vicenda sulle “partite pregresse” partecipando ad incontri, dibattiti e tavole rotonde organizzate su un argomento molto sentito.

TAR“Questa sentenza del Tar – dichiara Gioiaè la vittoria di tutti coloro che hanno contribuito ad opporsi agli iniqui tributi applicati dalla Gori. Ringrazio l’allora sindaco Tommaso Amabile, che mi ha conferito l’incarico di seguire da vicino la vicenda per fare in modo che il nostro Comune potesse offrire il proprio sostegno per questa battaglia. Ringrazio, inoltre, i comitati per l’acqua pubblica e la rete dei sindaci, di cui fa parte anche il nostro ente. L’unione di tutte queste forze ha permesso di vincere questa importante battaglia legale in attesa di altre pronunce che possano regalarci altre soddisfazioni”.

Il Tar ha, dunque, accolto in pieno tutte le obiezioni sollevate rispetto alla illegittimità degli atti posti in essere dal Commissario Straordinario dell’Ato 3. Inoltre, viene censurato il ruolo del Commissario, che dovendo solo gestire l’ordinarietà per un periodo di sei mesi, è invece rimasto illegittimamente in carica per più di due anni, intervenendo su questioni che non hanno nulla a che vedere con la gestione ordinaria dell’ente.

Secondo il fronte no-Gori, ora più che mai è urgente mettere in liquidazione tale società che gestisce il servizio idrico. “La Regione – sostengono i membri dei comitati e della Rete dei Sindacideve porre fine al commissariamento e restituire il potere all’assemblea dei Sindaci che, in sinergia con i comitati, si dichiarano pronti a chiudere la fallimentare stagione della privatizzazione del servizio idrico passando ad una gestione pubblica, solidale, efficiente e partecipata del bene Comune”.

Ulteriore operazione da concretizzare è quella di eliminare l’affidamento della gestione del servizio idrico a società o enti privati. Su questo fronte l’ex assessore Gioia si è dichiarato sempre a disposizione per la ripubblicizzazione dell’acqua.

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