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Finti matrimoni per procurare permesso di soggiorno, l’operazione dei Carabinieri

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Finti matrimoni per procurare permesso di soggiorno, l’operazione dei Carabinieri

Nel corso della conferenza stampa i Carabinieri riveleranno i dettagli dell’operazione che ha consentito di smascherare finti matrimoni tra cittadini italiani ed extracomunitari irregolari

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I dettagli dell’operazione denominata “Unione di Fedi”

Nella mattinata odierna i Carabinieri della Compagnia di Battipaglia hanno dato esecuzione, nei comuni di Battipaglia e Massa Lubrense (NA), ad un’ordinanza applicativa di misure cautelaci personali nei confronti di 7 persone (1 in carcere, I agli arresti domiciliari e 5 obbligo di dimora con permanenza notturna presso le rispettive abitazioni ed obbligo di presentazione alla P.G.), emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Salerno, su richiesta di questa Procura della Repubblica. Gli indagati sono gravemente indiziati di concorso in favoreggiamento dell’immigrazione clandestina attraverso la programmazione e l’organizzazione di finti matrimoni tra cittadini italiani ed extracomunitari irregolari sul territorio nazionale.

L’attività investigativa condotta dai Carabinieri, che si è protratta dal settembre 2016 al marzo 2017 anche attraverso intercettazioni telefoniche e servizi di osservazione, controllo e pedinamento, ha permesso di accertare l’esistenza di plurime condotte poste in essere da un gruppo familiare che favoriva, attraverso la stipula di finti matrimoni, l’immigrazione clandestina di cittadini extracomunitari, la maggior parte di origini marocchine, al fine di procurare loro il permesso di soggiorno. L’illecita attività faceva capo ad una donna 55enne, coadiuvata dai 3 figli conviventi, dalla sorella e da una nipote, tutti residenti a Battipaglia, nonché da un’amica di una delle figlie oggi residente a Massa Lubrense.

I suddetti procacciavano agli extracomunitari irregolari sul territorio i coniugi ed i testimoni necessari a celebrare il matrimonio. Successivamente, dopo che gli extracomunitari avevano ottenuto il rilascio del permesso di soggiorno per ricongiungimento familiare, i finti coniugi avanzavano istanza dì divorzio al Comune competente.

Per ogni matrimonio venivano richiesta e pagata dall’extracomunitario una somma variabile dai 5.000 ai 10.000 euro. In una occasione è stata accertata una falsa attestazione di paternità dì una bambina concepita da una delle indagate al fine di far ottenere la carta di soggiorno al falso padre in cambio della somma di 4.000 euro. Nel complesso sono stati denunciati 70 indagati ed individuati 21 finti matrimoni (rectius unioni di fedi) celebrati dal 2013 a oggi, principalmente nei Comuni di Battipaglia ed Eboli, nonché in numero minori nel comune di Olevano sul Tusciano ed in un solo caso nei comuni di Montecorvino Pugliano e Marchirolo (VA).

La conferenza stampa

Alle ore 10.00 odierne, presso la Procura della Repubblica di Salerno, si terrà una conferenza stampa su un’operazione della Compagnia Carabinieri di Battipaglia  in corso dalle prime ore della mattina, relativa a finti matrimoni tra cittadini italiani ed extracomunitari irregolari sul territorio nazionale, finalizzati a procurare a questi ultimi il permesso di soggiorno.

Dalle prime indiscrezioni è emerso che è stata eseguita una misura nei confronti di 7 persone indagate per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e induzione alla falsità ideologica e alterazione di stato civile. Le sette persone costituirebbero due nuclei familiari di Battipaglia.

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