Tornare alla terra per seminare il futuro, questo è il motto di festAmbiente Agricoltura, un festival di tre giorni incentrato sull’agricoltura
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Si è tenuto dal 2 al 4 Ottobre il festAmbiente Agricoltura ad opera dei circoli di Legambiente Silaris di Eboli, Occhi Verdi di Pontecagnano e Vento in Faccia di Battipaglia, presso le città di Eboli, Pontecagnano Faiano, e Battipaglia. Le location degli eventi sono state le sedi degli Orti, il Convento di San Pietro alli Marmi ad Eboli, il Parco Eco Archeologico di Pontecagnano e l’edificio della ex Scuola Elementare De Amicis a Battipaglia.
Un festival dedicato all’agricoltura, basato sul tema di tornare alla terra per seminare il futuro. Incontri, animazioni per bambini, laboratori didattici, visite guidate agli orti urbani, sono questi alcuni degli eventi tenutisi in queste giornate.
Concetto importante di questi incontri è valorizzare un’agricoltura diversa, rispettosa degli ecosistemi, radicata nel territorio, che salvaguardi il paesaggio, rispettosa delle regole. Si cerca di valorizzare il patrimonio d’identità e tradizioni dei territori della Campania, in particolare la piana del Sele con le sue risorse naturali e culturali. Tre giorni per sottolineare l’importanza dell’agricoltura di qualità, le buone pratiche ambientali e sociali di fronte alle sfide future.
Interesse della Legambiente è trattare di un’agricoltura sociale, migliorare l’agricoltura sostenibile, più responsabile sia per chi la produce che per i destinatari del prodotto agricolo, migliorandone la qualità.
Le attività svolte dalla Legambiente sono un’opportunità di poter e voler riscattare un territorio come quello ad esempio del Parco Eco Archeologico di Pontecagnano Faiano, che altrimenti sarebbe rimasta un’area chiusa e abbandonata, una discarica a cielo aperto che invece è stata ripulita e riportata alla luce grazie all’associazione.
Importante iniziativa è quella degli orti sociali, un programma di orti urbani presenti all’interno della città, in particolare presso il Parco Eco Archelogico, gestiti dai cittadini con la tecnica dell’agricoltura biologico.
Sono arrivati ad essere circa ottanta quelli realizzati fino ad oggi nelle diverse sedi di Pontecagnano, Eboli e Battipaglia. Idea è anche quella di rilanciare questa iniziativa in tutta la regione Campania, poiché è una realtà duplicabile e facilmente attuabile, con la volontà di chi ha interesse a portare avanti certe tematiche sul territorio.
Ed è proprio sugli orti sociali che si è basata la mostra del maestro Romeo Civilli.
Nel pomeriggio di sabato 3 ottobre si è tenuta inoltre una conferenza intitolata “Agricoltura sociale: opportunità e giustizia” con Andrea D’Ambrosio, Carmine Spinsa, Anselmo Botte e due rappresentanti di Funky Tomato, azienda agricola presente in Basilicata e Puglia. Funky Tomato vuole rappresentare un’agricoltura pulita, una filiera della legalità in un territorio difficile, il progetto si basa sulla produzione di pomodori in tutte le sue fasi, dal seme fino al prodotto finale, in un percorso basato su trasparenza e collaborazione.
Sempre più sono i migranti a far agricoltura in Italia e Funky Tomato ha voluto inserire i migranti nel loro progetto per dare una risposta positiva a questa situazione. I lavoratori non sono rimasti dei semplici braccianti, ma hanno avuto la possibilità di valorizzare le loro capacità e di essere in grado di inserirsi nel mondo del lavoro.
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