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“Feeling/No Feelings”. Unisa dedica due giorni al punk

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“Feeling/No Feelings”. Unisa dedica due giorni al punk

Due giorni dedicati al punk e post-punk il 26 e 27 Aprile all’Università degli Studi di Salerno. “Feeling /No Feelings. Per una fenomenologia del punk e post-punk”, un convegno promosso da Unknow Pleasures in collaborazione con l’associazione Linguisticamente

Il punk al centro di tutto.

Due giorni intensi che legano il mondo della musica a quello delle immagini, dei testi, della performance. Il professor Alfonso Amendola e la professoressa Linda Barone ancora una volta deliziano, con l’organizzazione, con un altro convegno su tematiche che accolgono e interessano giovani e meno giovani.

In un’intervista ci spiegano il perché della loro scelta e le loro aspettative.

Feeling/No Feelings. Per una fenomenologia del punk e post-punk”, quarto convegno promosso da Unknow Pleasures a cura di Alfonso Amendola e Linda Barone.

“Un convegno che parte dalla musica per toccare l’intero immaginario (letteratura, cinema, teatro). Siete voluti partire dalle origini (Unknow Pleasures) per andare a toccare una tematica molto ampia, ricordiamo quella dell’anno scorso sulla serialità. Perché avete scelto di fare due giorni ricchi di riflessioni sul punk e post punk e perché da tematiche “individuali” (David Bowie, Edgar Allan Poe) vi siete avvicinati allo studio e alla condivisione di conoscenze di tematiche che affrontassero culture dell’oggi (serialità) e di ieri?”

“Avevamo in mente da anni di organizzare qualcosa su questi temi. In realtà, all’inizio, come già fatto per i convegni passati, volevamo concentrarci solo su Sex Pistols e Joy Division, da qui il titolo scelto (Feeling che viene da uno dei pezzi più noti dei Joy Division, Disorder e No Feelings che è il titolo di una canzone dei Sex Pistols).

Poi, ci siamo resi conto che, per evitare ripetizioni nelle relazioni, sarebbe stato il caso di ampliare il tema analizzando, sempre in prospettiva multidisciplinare, i due movimenti. Come sempre partiamo dalle tante passioni in comune, questo è lo spirito di Unknown Pleasures, e le affrontiamo con rigore scientifico e slancio. Inoltre il tema del punk/post punk ci consente di poter attraversare una densa girandola di temi a parte lo specifico musicale: la testualità, la moda, il teatro, il cinema, la grafica, la società, la letteratura e tanto altro ancora.”

Anche questo convegno come gli altri convegni parte con una ricchezza in più che è quella della multidisciplinarietà. Alfonso Amendola (professore in Sociologia degli audiovisivi sperimentali e media classici e media digitali) e Linda Barone (professoressa in Lingua inglese), hanno voluto unire due mondi che possono sembrare diversi ma in fondo non lo sono del tutto. Come è nata questa unione di idee e di intenti?

“Come già accennato nella risposta precedente, noi condividiamo molte passioni (musicali, letterarie, cinematografiche soprattutto) e ci lega un’amicizia trentennale. Ci siamo ritrovati all’università e abbiamo deciso di creare Unknown Pleasures con gli scopi più su esposti. E siamo già al quarto evento.”

Ritornando al convegno ormai vicino, tra nomi di studiosi dell’Università di Salerno e di altre università ci sono anche grandi nomi, per dirne uno: Enrico Terrinoni. Cosa vi aspettate da questo convegno?

“Ci aspettiamo grande partecipazione, soprattutto emotiva. Tutti i relatori sono veri appassionati dei due movimenti, credo questo sia fondamentale. Ci aspettiamo di emozionarci. E speriamo che gli studenti apprezzino e partecipino numerosi come è successo in tutti e tre gli eventi precedenti. Ma soprattutto vogliamo dimostrare (con vigore scientifico) che la vita università è ancor più viva, forte e competitiva se riusciamo a far cortocircuitare anche la passione e l’entusiasmo della conoscenza.”

Pensando al futuro: già avete in mente qualche tematica da poter affrontare gli anni successivi?

“Non è facile organizzare un convegno cosi denso ed articolato. Per le prossime iniziative stiamo pensando diverse formule e piani progettuali. In ogni caso abbiamo tante idee, ma niente di definito per ora. Di certo, citando sempre il poeta Ian Curtis, ‘we’ve got the spirit’, abbiamo lo spirito, l’entusiasmo, ma anche il feeling (a differenza di Curtis che lo stava perdendo).”

Il convegno si concluderà con una serata al Mumble Rumble a Salerno.

Tutto il programma è disponibile sul sito Unisa.