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Fanfara Station, quando la musica unisce i colori del mondo

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Fanfara Station, quando la musica unisce i colori del mondo

Fanfara Station non è solo un gruppo, ma un progetto che dimostra come, dopo i fatti di Nizza, sia importante suonare musica tunisina e parlare di pace e libertà e amore. I Fanfara Station sono Marzouk Mejri e Charles Ferris, e hanno suonato per noi di ZON al RodaViva (Cava de’ Tirreni), sabato 16 luglio

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I Fanfara St
ation
sono un duo di artisti appartenenti a due parti del mondo opposti. Marzouk Mejri , cantante, percussionista, compositore, nasce a Tebourba a nord est di Tunisi da una famiglia di musicisti; mentre in San Francisco,California, nasce Charles Ferris, trombettista ed etnomusicologo. Cosa hanno in comune? Entrambi studiosi e appassionati delle tradizioni popolari, nello studio degli strumenti a fiato, la continua ricerca nel campo delle percussioni. Marzouk, esperto di stumenti come il  bendir, tar , la tabla tunisina, e in particolare della darbouka, da 20 anni vive a Napoli, dove ha collaborato con numerosi noti musicisti tra cui Daniele Sepe, James Senese, Peppe Barra, 99 Posse, Eduardo De Crescendo, Enzo Avitabile, Modena City Ramblers, Nuova Compagnia di Canto Popolare, e tanti altri.

Fanfara StationCharles, dopo dodici anni di studi di musica classica, si e’ dedicato all’improvvisazione studiando con John D’Earth, Myra Melford, Steve Coleman, Henry Threadgill, Gabriele Mirabassi, e Erhan Veliov. Da quando ha iniziato a suonare trent’anni fa, ha attraversato quasi ogni genere musicale. Ha ‘militato’ nelle formazioni di improvvisazione sperimentale di Otomo Yoshide, Lisa Mezzacappa, Aaron Novik, e del collettivo napoletano di musica improvvisata Crossroads Improring, e non solo. Il loro incontro a Napoli è stato decisivo.

Da un anno hanno questo progetto di mettere insieme una banda di ottoni con ritmi e canti ispirati alla Tunisia. In particolare si spazia dalla musica dei neri della Tunisia, al muewesheh, musica classica araba, dalla musica arabo-andalusa, a composizioni originali ispirate alla musica delle fraternità sufi.

Fanfara StationIn totale ci sono 11 strumenti usando dal vivo il loop station con un pedale che permette loro di sovraincidere più strumenti e creare ritmi dinamici. Il Fanfara Station è pensato per fare festa , ma soprattutto unire,  pensato per la piazza e per rendere i momenti sempre più vivi. Hanno appena  registrato il primo EP con sei pezzi e collaborano anche con ‘Ghiaccioli e Branzini’, un’artista ma soprattutto dj set che interagisce con loro usando la regola del mix. Musicalmente si può definire l’incontro tra balcanico, l’Africa e il blues.

I Fanfara sono la testimonianza di come la musica possa unire una moltitudine di etnie e culture musicali diverse, creando un genere ritmato e pacifico, a pieno contatto con la tradizione popolare di più mondi, l’Africa, L’europa e l’America.   

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