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Manifestazione Casapound a Salerno: la reazione del Collettivo Antifascista

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Manifestazione Casapound a Salerno: la reazione del Collettivo Antifascista

Protesta del Collettivo Antifascista di Salerno in merito alla manifestazione commemorativa per Carlo Falvella organizzata da Casapound per la giornata di oggi

Attraverso una nota stampa, il Collettivo Antifascista di Salerno informa di aver inoltrato alla Questura, al Comune e alla Prefettura di Salerno una richiesta di diniego dell’autorizzazione alle manifestazioni. L’obiettivo è quello di evitare che si svolga la manifestazione commemorativa per Carlo Falvella organizzata da Casapound.

“Il giorno 7 Luglio è prevista una manifestazione commemorativa per Carlo Falvella, morto nel 1972 a seguito di una rissa. La manifestazione è indetta da Casapound e vedrà la presenza del partito di estrema destra “Fratelli d’Italia”. Il volto di Carlo Falvella verrà usato ancora una volta per strumentalizzare l’ideologia fascista e riportarla a Salerno, città viva grazie ai movimenti popolari che hanno lottato per i diritti di tutti e tutte, senza alcuna distinzione.
Inoltre nello stesso giorno il partito “Forza Nuova” ha organizzato un incontro dal titolo “Dalla vittoria Siriana all’egemonia Italiana nel Mediterraneo” invitando docenti universitari e presidenti di associazioni apertamente schierate con i movimenti di destra e dirigenti del partito “Forza Nuova”.
 
Per questo motivo il Collettivo Antifascista Salerno, ha inoltrato alla Questura, al Comune e alla Prefettura di Salerno una richiesta di diniego dell’autorizzazione alle manifestazioni, nella speranza che questo possa servire ad evitare che per un intero giorno la nostra città venga invasa da simboli nazifascisti e da persone che si sentono legittimate ad inneggiare all’odio e alla discriminazione verso il diverso.
 
Questo non è un messaggio di propaganda né un manifesto politico, bensì un punto della situazione.
Ci troviamo in un momento storico dove la strumentalizzazione, l’odio e l’intolleranza sono all’ordine del giorno, dove i più deboli vengono calpestati e i più forti calpestano. Non ci resta che cambiare le carte in tavola. Queste manifestazioni devono cessare di esistere. Noi non stiamo con chi strumentalizza ed esterna odio nella città.
Noi non ci stiamo.”