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Europeo femminile: la Germania si conferma campionessa in carica

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Europeo femminile: la Germania si conferma campionessa in carica

È la Germania la sovrana indiscussa del Campionato Europeo di calcio femminile. La squadra di Silvia Neid (con una super Anger, che para due rigori alla Norvegia) vince l’ottavo titolo europeo e si conferma campionessa in carica.

La finalissima si è disputata alla Friends Arena di Solna, con 41.301 spettatori. La Germania, campionessa in carica, ha affrontato la Norvegia – avversaria che alcuni giorni fa aveva interrotto proprio la striscia positiva di successi tedeschi.

Parte subito bene la Germania, che già dopo due minuti ci prova con Dzsenifer Marozsán e batte un calcio di punizione. Nadine Kessler incorna verso la porta e Ingrid Hjelmseth devia contro la traversa, poi Célia Okoyino da Mbabi conclude a lato. La Norvegia non sta a guardare, e dopo aver carburato inizia a contrastare le campionesse, ma è sempre la Germania a rendersi pericolosa con Okoyino da Mbabi. La Norvegia ha l’occasione di passare in vantaggio quando Okoyino da Mbabi atterra in area Dekkerhus. Sul dischetto si presenta Ronning che calcia centralmente, e l’estremo portiere tedesco para di piede.

Così termina la prima frazione di gioco, con i due estremi difensori quali protagonisti indiscussi – che hanno difeso il risultato con i denti.

Era previsto che la partita sarebbe stata decisa da una singola azione, e passano appena 4 minuti dall’inizio del secondo tempo che già la new entry Mittang (servita in area da Okoyino da Mbabi) batte l’estremo difensore norvegese e segna l’1-0 tedesco. Le ragazze di Neid non si fermano e sfiorano in altre due occasioni il raddoppio, ma la Norvegia ha l’occasione di pareggiare con un altro calcio di rigore che  Solveig Gulbrandsenì si fa parare da Angerer. A pochi minuti dalla fine, la Norvegia, con un goal annullato per fuorigioco ad opera di Ada Hegerberg, spreca un’altra rete con Thorsnes – che anticipa Angerer – ma la palla finisce di poco a lato. Anche la Germania vuole mettere la parola fine e Kessler colpisce il palo.

Al fischio finale è grande festa per la Germania, ma le ragazze di Even Pellerud possono uscire dal campo a testa alta. Forse il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio e magari giocarsi il trofeo ai rigori, ma il calcio è questo.

In zona mista continua la festa tedesca con le protagoniste. A parlare per prima è la numero uno Agerer, che ha alzato al cielo il trofeo: “Siamo ‘turnierannschaft’ (una squadra da torneo). Abbiamo trovato di fronte una Norvegia molto offensiva. Loro venivano dai supplementari contro la Danimarca. Noi dal canto nostro abbiamo sfoggiato una bella prestazione, lottando e siamo rimaste concentrate per tutta la durata della gara”. La stessa Agerer conferma che l’evento che ha favorito il loro percorso è stata proprio la sconfitta nella fase a gironi.

Dopo l’estremo difensore, a parlare è stata la mach woman Anja Mittag:

“Ho visto che Okoyino da Mbabi ha ricevuto palla, io ero smarcata sul secondo palo, le ho chiamato palla, ha fatto un bel passaggio e a me è toccato solo il compito di metterla dentro. Non ci importa se le altre nazioni ci odiano. È difficile batterci e per questo meritiamo di essere vincitrici”.

Anche la centrocampista Kessler parla ai microfoni dei giornalisti in sala stampa:

“Non smetterò di giocare adesso! Credo che si possa sempre migliorare. E’ stato un anno fantastico, fenomenale, e di certo non voglio smettere. Oggi c’erano davvero tutti gli ingredienti per una grande partita. Un goal in fuorigioco, i rigori, la splendida prestazione tra i pali di Angerer. Per gli spettatori è stata una gara molto divertente, emozioni a non finire. Complimenti anche alla Norvegia, che a tratti ha giocato meglio, ma noi non abbiamo smesso di crederci e di lottare”.

Subito dopo il fischio finale, parla il tecnico Sivia Neid (che di europei ne ha vinti da giocatrice e da allenatrice):

 

 

“Naturalmente sono contentissima” dichiara “soprattutto perché molti non si aspettavano questa vittoria. Abbiamo iniziato il torneo con un po’ d’incertezza, ma abbiamo recuperato. Nella fase a gironi abbiamo giocato una buona partita contro l’Islanda, mentre quella contro la Norvegia è stata la più brutta, ma dai quarti di finale in poi ci siamo ritrovate sia in difesa che in attacco. Sono molto contenta per aver vinto con questa squadra giovane.”

Più tardi, conclude: “È stato un bel trionfo ma è al pari degli altri, per esempio il primo del 1989. Direi che questo è speciale perché in squadra c’erano tante giovani. Siamo cresciute insieme in tutti questi giorni, e non vale solo per le giocatrici o gli allenatori ma per tutto lo staff”.

– PREMI

– L’attaccante svedese Lotta Schelin vince la Scarpa d’Oro Adidas come capocannoniere a UEFA Women’s EURO 2013.

Classifica finale
Scarpa d’oro: Lotta Schelin (Svezia) 5 gols, 2 assist, 427 minuti
Scarpa d’argento: Nilla Fischer (Svezia) 3 gol, 0 assist, 450 minuti
Scarpa di bronzo: Louisa Necib (Francia) 2 gol, 2 assist, 267 minuti

Germania vs Norvegia:  1-0

Rete: 49’ Mittag

Per la Germania: Angerer, Bartusiak, Maier, Krahn, Cramer, Laudehr (77’ Schimidtt), Kessler, Lotzen (46’ Mittag), Marozsán, Goessling, Okoyino Da Mbab.

A disposizione: Benkarth, Schult, Behringer, Linden, Leupotz, Henning, Huth, Bajramaj, Wensing, Dabritz.

Allenatrice: Silvia Neid

Per la Norvegia: Hielmseth, Chirstensen (85’ Kaurin), Stensland (76’ Isaksen), Akerhaugen, Mjelde, Ronning, Guilbrandsen (68’ Thorsnes), Hansesn, Helgland, Hegerberg, Dekkerhus.

A disposizione: Gjøen, Vesterbekkmo, Lund, Bjånesøy, Toffe Ims, Holstad Berge, Mykjaland, Ryland, Haavi.

Allenatore: Even Pellerud

Arbitro: Cristina Dorcioman (ROU)

Note: Krahn (G) ammonita

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A cura di Isabella Lamberti