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Enrico Sbardella (CT U17): “Voglio un Italia vogliosa!”

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Enrico Sbardella (CT U17): “Voglio un Italia vogliosa!”

Enrico Sbardella, CT della Nazionale Under 17: “Sarà difficile confermarci, dobbiamo restare con i piedi per terra”

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Era il lontano 4 aprile quando la Nazionale Under 17 quando mise la parola “The end” con un magnifico 3° posto al Mondiale in Costa Rica, dove le ragazze di Enrico Sbardella scrissero la storia perché prima d’ora nessuna categoria giovanile nazionale, maschile e femminile, era riuscita nell’impresa: primis di raggiungere i quarti e poi la finalina. Da quel giorno qualcosa è cambiato: le ragazze che hanno superato il limite d’età sono passate in Nazionale Under 19, ben 10 giocatrici della straordinaria impresa, ma il timoniere è sempre lui Enrico Sbardella.

A lui e ai suoi collaboratori tra questi la sempre fedelissima Rita Guarino toccherà il ruolo di amalgamare le restasti eroine: Abati, Merlo, Marinelli, solo per citarne alcune con le nuove che da quest’anno indosseranno la maglia della nazionale under 17.
Nei giorni scorsi le azzurrine sono state protagoniste di un doppio test contro le pari età della Scozia dove hanno portato a casa un pareggio (1-1 con rete della giovanissima Lenzini) e una sconfitta (2-0).
Al rientro da questa settimana di intenso lavoro abbiamo intervistato il commissario tecnico Enrico Sbardella che ci fa un bilancio sulla nuova nazionale.

Primo raduno ufficiale della nuova Nazionale Under 17, dopo lo stage di qualche settimana fa. Come si sono amalgamate le nuove con le vecchie?
“C’è molto da lavorare, non avendo una U16 alle spalle è dura iniziare da zero. Il gruppo si sta conoscendo ora, passerà del tempo affinché capiscano quello che gli chiediamo tatticamente e che capiscano i reali ritmi del calcio internazionale, lontani anni luce dai campionati primavera e di serie B nostrani”.

enrico sbardellaDue amichevoli contro la Scozia, che hanno portato un pareggio e una sconfitta, dove ha potuto visionare tutte le convocate. Dove bisogna lavorare ancora?
“E’ stato un test utile e probante contro una delle Nazionali maggiormente in crescita nel panorama calcistico femminile. Nei singoli non siamo andati male, le ragazze sanno giocare a calcio ed a sprazzi si sono viste cose interessanti, quello che manca in questo momento è la coralità del gioco, l’idea tattica comune. Lavoreremo per questo”.

La nuova nazionale ci farà rivivere le emozioni del Mondiale?
“Il mondiale si rigiocherà tra due anni, dobbiamo essere bravi a rimanere coi piedi ben saldi a terra e lavorare per riuscire a qualificarci. Quello che è stato raggiunto in Costa Rica è stato un risultato storico difficilmente replicabile con l’attuale stato di salute del calcio italiano…maschile e femminile si intende!”

Mister c’è qualcuna delle nuove che ha particolarmente catturato la tua attenzione?
“Le ragazze reduci dal Mondiale hanno la grande responsabilità di “trainare” le nuove verso il calcio internazionale, fargli capire il significato della maglia Azzurra…E’ presto per parlare dei singoli”.

In futuro che Italia dobbiamo attenderci?
“Vogliosa di ripetersi, quando assapori certi palcoscenici non vedi l’ora di giocare per riprenderteli. Voglio questo dalla nuova squadra, la voglia di poter arrivare alla fase finale degli Europei Islanda 2015, crederci fino in fondo”.