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Valiante: “A Baronissi è emergenza sociale”

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Valiante: “A Baronissi è emergenza sociale”

Il primo cittadino illustra le attività per arginare l’emergenza sociale ed abitativa che vive il comune

Mancanza di lavoro ed emergenza abitativa sono le ricadute pesantissime della crisi economica sul territorio di Baronissi. Le tante problematiche che la città vive sono state spiegate dal sindaco Gianfranco Valiante nel corso di una conferenza stampa sul tema dei servizi sociali. “Non possiamo, come comune – spiega il primo cittadino – rimanere soli di fronte a questa emergenza sociale; abbiamo bisogno di un aiuto importante da Stato e Regione Campania “. Un appello accorato per l’assistenza ai cittadini indigenti quello lanciato dal primo cittadino.

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Nel nostro territorio – continua Valiante – sono tante le persone senza emergenza socialeun reddito fisso, che vivono di lavoro nero o di assistenza, noi non ci tiriamo indietro tant’è che con la clausola sociale attivata, permetteremo l’assunzione di un operaio per la realizzazione del cimitero comunale, ma non possiamo accontentare tutti“. Una condizione di disagio sempre più diffusa che spesso si traduce in azioni al limite della legalità: “Voglio precisare – dichiara il sindaco riferendosi all’aggressione subita dall’assessore alle Attività Produttive che l’episodio che ha coinvolto Serafino De Salvo è stato un semplice diverbio che non ha avuto nessun tipo di risvolto violento“. Un appello il sindaco lo rivolge soprattutto alla Giunta Regionale:” Ci sarebbe davvero utile una mano da Palazzo Santa Lucia che fino ad ora non ci ha permesso nemmeno di ultimare i dieci appartamenti Erp di Antessano e Saragnano, destinati ai meno abbienti, fermi ormai da anni.”

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Ma l’emergenza sociale a Baronissi si traduce anche in difficoltà a trovare una sistemazione abitativa. “Gli alloggi sul territorio comunale – spiega il sindaco – sono praticamente tutti assegnati, anche in questo campo abbiamo assistito ad un atto ai limiti della legalità con l’effrazione di un appartamento a Saragnano, che tra l’altro era già assegnato ad una famiglia. Altre sistemazioni provvisorie sono state previste nell’ex convento di Sant’Anna dove attualmente abbiamo in totale cinque alloggi di emergenza. Stiamo, inoltre, controllando le case già assegnate in passato con lo scopo di scovare eventuali occupazioni illegittime. Il nostro impegno per il bene dei cittadini indigenti – conclude il primo cittadino – non può che passare attraverso la lotta senza quartiere alle irregolarità“.

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