Home Territorio Eboli Eboli, il 5 maggio in programma la serata finale del “Premio Leonardo”

Eboli, il 5 maggio in programma la serata finale del “Premio Leonardo”

0
Eboli, il 5 maggio in programma la serata finale del “Premio Leonardo”

Il Premio Leonardo per la divulgazione scientifica sceglie Eboli per la serata finale. Riconoscimento alla carriera per Alfonso Vocca

Un riconoscimento per la capacità di divulgare, per l’attitudine ad interessare ai temi scientifici, attraverso un approccio non freddo, ma coinvolgente, per allargare sempre più l’area del sapere d ciascuno. E’ la mission del “Premio Leonardo”, giunto alla sesta edizione, che da quest’anno si celebra ad Eboli. In mattinata la presentazione dell’evento in programma sabato 5 maggio, nella sala Mangrella del complesso monumentale San Francesco. Un appuntamento nel quale è programmato anche il “Premio Città di Eboli”, che andrà ad Alfonso Vocca, ebolitano il cui talento artistico e scientifico è riconosciuto ai massimi livelli, sia nella poesia, che nelle scienze matematiche.

Il “Premio Leonardo” è organizzato dall’associazione “Croce del Sud” e punta a favorire ricerca, divulgazione scientifica ed impegno sociale. «Siamo molto soddisfatti che l’associazione abbia scelto Eboli per la finale del premio, fra altre candidatureha sottolineato il sindaco di Eboli, Massimo Cariello -. Inoltre, ci inorgoglisce che ci sia un riconoscimento alla carriera per Alfonso Vocca, tra le migliori menti della nostra comunità. E’ nostra intenzione dare continuità al rapporto con il Premio, un’occasione di prestigio».

L’intento ed il principale obiettivo dei soci è rappresentato dal desiderio di divulgare in maniera semplice e comprensibile il sapere scientifico, liberando la materia, considerata dai più ostica ed incomprensibile, da quella veste rigida ed impenetrabile, pur lasciandone intatta l’austerità di cui essa necessita. «La divulgazione è comunicare, dialogare, informare e fare cultura», ha ricordato il presidente dell’associazione Croce del Sud, Antonio Vincenzi. Gli ha fatto eco un altro ebolitano impegnato nell’organizzazione, Calzolaro: «Guardiamo alla divulgazione fatta con il cuore, capace di catturare l’attenzione, perché conoscere è bello. Anche per questo abbiamo voluto il coinvolgimento delle scuole della città, che hanno risposto al meglio».