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Eboli, deposito distrutto da un rogo. Ecco cosa è successo

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Eboli, deposito distrutto da un rogo. Ecco cosa è successo

I Vigili del Fuoco sono stati allertati alle ore 19:45 di ieri sera, con una comunicazione di un rogo che ha interessato un deposito in via Bosco Seconda, ad Eboli

Eboli – Immediatamente sono state inviate la squadre squadre dei distaccamenti Vigili del Fuoco di Eboli, Agropoli, Giffoni e della sede centrale, con il supporto idrico di 3 autobotti e il supporto tecnico-operativo dei mezzi speciali, come autoscala e carro ad aria.

All’arrivo sul posto, i pompieri hanno constatato che vi era l’incendio sviluppato nel deposito della dell’azienda “Consorzio Ionico Ortofrutticoli” con un estensione di circa 10.000 metri quadrati. Le fiamme avevano interessato stesso pallets in legno; cassette in PVC coinvolgendo l’intera struttura, sviluppando un notevole rilascio di prodotti di combustione in atmosfera.

Nonostante l’immediato, massivo e incisivo intervento di uomini e mezzi del Comando Provincia, è stato necessario l’intervento delle squadre del Comando Vigili del Fuoco di Napoli, da Torre del Greco, Castellamare di Stabia e Napoli centrale. Per il coordinarne le operazioni di spegnimento, e messa in sicurezza era presente il coordinatore del Soccorso ed il Funzionario di Turno.

Il personale dei Vigili del Fuoco sul posto, dopo aver messo in sicurezza l’edificio, ha operato un attacco diretto all’incendio con attestazione delle squadre su diversi punti, ma poiché l’incendio era favorito dal vento che imperversava in zona, per la salvaguardia della pubblica e privata incolumità sono state evacuate le abitazioni limitrofe in quanto investite da fumo e calore.

Non ci sono state vittime, intossicati né danni agli edifici adiacenti, in quanto nell’immediatezza è stato predisposto un servizio di protezione con le squadre operanti. Nell’immediatezza dell’evento il coordinatore della sala operativa provinciale dei Vigili del Fuoco ha contattato l’ARPAC per i rilievi ambientali di competenza. Al termine delle operazioni di spegnimento, smassamento e raffreddamento è stato interdetto l’accesso alla struttura inibendo gli accessi con transennamento.