A Cava Dei Tirreni, incontro su “Disabilità e sessualità” con l’organizzazione di volontariato “Genitori de la Nostra Famiglia”
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Si conclude sabato 14 marzo 2015 alle ore 18.30, il progetto “Famiglie in Gioco” dedicato alla promozione e diffusione del mondo della disabilità. Un tema delicato promosso dall’associazione “Genitori de la Nostra Famiglia“. L’ultimo incontro sarà incentrato sul tema della disabilità e sessualità e si terrà al Marte mediateca, Corso Umberto I° a Cava de’ Tirreni.
L’iniziativa è sostenuta da Sodalis CSV Salerno nell’ambito del bando “Pratiche di Sussidiarietà- percorsi di progettazione sociale”.
L’incontro, dal titolo “Sessualità e disabilità: dialogo aperto sui bisogni dei nostri figli, le famiglie si interrogano” intende affrontare la delicata questione della vita sessuale della persona con disabilità fisica e psichica insieme alle famiglie per promuovere una vera riflessione sulla problematica che spesso le famiglie si trovano ad affrontare da sole e magari nel modo sbagliato.
Saranno presenti all’incontro Alda Pellegri, presidente nazionale dell’associazione La Nostra Famiglia, Fabrizio Quattrini, psicologo, psicoterapeuta e sessuologo, presidente dell’Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica (IISS) di Roma, Maximiliano Ulivieri web designer, social media manager e scrittore, autore del libro “Love Ability” e Maria Teresa Ingenito, psicologa e psicoterapeutica del Centro di riabilitazione de La Nostra Famiglia di Cava de’ Tirreni.
Un tema forte quello della disabilità e sessualità, venuto fuori dai diversi incontri realizzati durante la progettualità Famiglie in gioco, dove proprio i genitori, che hanno preso parte alle attività, hanno più volte affrontato l’importanza della sfera affettiva, sessuale ed educativa dei propri figli disabili e del disagio che si vive nel contesto familiare quando i figli crescono non solo fisicamente ma anche affettivamente.
L’obiettivo dell’incontro è la creazione di un dialogo aperto tra famiglie, istituzioni ed esperti dove si costituisca un percorso in cui le famiglie siano affiancate e supportate in scelte appropriate per garantire a ciascun disabile, anche nella sfera sessuale, la miglior dignità possibile.
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