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Dieta mediterranea al primo convegno di Cibo e…dintorni

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Dieta mediterranea al primo convegno di Cibo e…dintorni

Al via il primo appuntamento del salone espositivo Cibo e…dintorni, che ha avuto come protagonista assoluta del primo convegno la dieta mediterranea

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Dieta mediterranea è stato l’argomento di discussione del primo convegno di ieri al salone espositivo sull’alimentazione Cibo e…dintorni, tenutosi al Grand Hotel Salerno.

A fare gli onori di casa è stata la Cooperativa Nuovo Cilento , dopo l’introduzione di Peppe Cilento. La Campania, ha spiegato, è “la culla della dieta mediterranea, e non si tratta di un discorso soltanto alimentare, ma di maggiori risorse economiche e culturali e di valorizzazione del territorio”.

La dieta mediterranea, riconosciuta ed apprezzata in tutto il mondo, garantisce persino un basso impatto ambientale a livello di produzione, quindi ecosostenibile. Il discorso è stato infatti di taglio principalmente economico, di come uno stile di vita sano, costituito da una piramide alimentare (alla cui base si trovano carboidrati, frutta, verdura, olio d’oliva, carne e latticini), possa giovare non soltanto alla salute, in termini di minore incidenza di malattie cardiovascolari e colesterolo, ma d’incentivazione all’esportazione ed alla produzione e, cosa non da sottovalutare in tempo di crisi, di posti di lavoro e risparmio delle famiglie.

dieta mediterranea
Dieta mediterranea protagonista del primo convegno di Cibo e…dintorni

La dieta mediterranea, considerata patrimonio dell’ UNESCO, favorisce la richiesta di Made in Italy nel mondo, perché “i buyers esteri, americani in testa, sono disposti a sborsare fior di quattrini per un Parmigiano Reggiano IGP“.

Secondo un rapporto della COOP, analizzato anche da un punto di vista sociologico, in Italia si crede che “bisogna distaccarsi dalla cultura dominante e dalle tradizioni, anche alimentari”. Il risultato della globalizzazione infatti, spinge sempre più persone – italiani compresi -, a sperimentare piatti provenienti da influenze culinarie di altri paesi.

Soprattutto è diventata una moda dilagante adottare stili alimentari alternativi come quelli vegani, crudisti, fruttariani ecc, in risposta a quella che è stata definita una “liquidità” del modus vivendi, cioè di una sua flessibilità e adattabilità.

La dieta mediterranea gode di diversi vantaggi dal punto di vista chimico, organolettico e di un’agricoltura organica rigenerativa che, com’è stato spiegato nel corso dell’incontro, considera prioritaria la coltivazione in modo naturale dei suoi prodotti.

Dieta mediterranea è anche sinonimo di educazione alimentare nelle scuole. Ai bambini viene quindi insegnata un corretta alimentazione per scalzare il conflitto da sempre esistente fra di essa ed il potere economico di produttori di latte, zucchero, uova ecc che, al bisogno, piazzano la propria merce in una posizione più o meno alta della piramide alimentare.

Tale discorso si è imposto in modo assoluto anche durante l’Expo 2015. Illustrati, durante la conferenza, i metodi migliori per cuocere le verdure – e fare in modo che non si disperdano le proprietà –  e gustare un pane sempre fresco.

Ma Cibo e…dintorni ha posto l’accento – sempre e comunque – sulla dieta mediterranea in termini di corrispettivi economici: c’è bisogno di “un marketing di espansione adeguato”, ed un aumento della competitività delle aziende in modo tale che si incentivi una “crescita collettiva di un patrimonio”, e che diventi un “valore aggiunto per le imprese”. Nell’ambito nostrano invece è stato interpellato Raffaele Giordano, nelle veci del presidente dell’Autorità Portuale di Salerno, che mira ad allargare i traffici  e la distribuzione nel territorio.

La dieta mediterranea costituisce una ricchezza, da qualsiasi punto di vista la si voglia considerare, ed è un nostro marchio di fabbrica che esporta l’Italia dovunque. Valorizzarla deve essere quindi un piacere per i palati, ma soprattutto un dovere per l’identità culturale. Della serie siamo ciò che mangiamo.

Foto a cura di Federica Crispo

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Classe 1987, ho frequentato l’Università degli Studi di Salerno, conseguendo la Laurea di Primo Livello in Sociologia. Ho ottenuto una certificazione di frequenza per il corso di addetto/responsabile Ufficio Stampa e ho partecipato a diversi concorsi letterari, tra cui quello dell'estate 2015 del Circolo degli Artisti Salernitani, che mi è valso un Primo Premio. Lo scorso anno ho pubblicato il mio primo romanzo edito da Writers Editor, intitolato "Amore di papà". Sono un'attivista femminista e sostenitrice dei diritti LGBTIQ e gestisco una pagina Facebook sui diritti delle donne, "Doppia Vu Women Rights". Inoltre, ho il ruolo di segretaria provinciale presso la sezione NIDIL CGIL di Salerno.