Agostino Di Bartolomei, giocatore dotato di una forze e tecnica unica, avrebbe compiuto 65 anni. Un leader silenzioso, che ha urlato al mondo intero dopo ogni giocata compiuta e dopo ogni gol segnato

Un calciatore straordinario, un talento limpido, un uomo d’altri tempi: questo era Agostino Di Bartolomei. Una persona che ha messo grinta, polmoni e cuore ogni volta che è sceso in campo, dimostrando sempre grande passione e voglia di vincere, ad ogni costo. Una persona che ha trasmesso dei valori, uno stile di vita riservato e fuori dai canoni classici di “calciatore”, uno che i riflettori preferiva evitarli per concentrarsi sul proprio lavoro.

Non basterebbe un articolo di giornale per descrivere Di Bartolomei, e la sua carriera straordinaria cominciata alla Roma e terminata proprio alla Salernitana. E proprio grazie al suo enorme contributo, i granata ottennero la storica promozione in serie cadetta, nel ’90, dopo ben 23 anni di assenza.

Purtroppo, la vita di Ago terminò in maniera tragica. Perchè, chiuso in se stesso, compì l’estremo gesto, nella sua abitazione nella frazione di San Marco di Castellabate. Quel maledetto giorno, il 30 maggio del ’94, si sparò un colpo al petto, e morì.

Oggi, 8 aprile, Diba avrebbe compiuto 65 anni, e tutti noi porgiamo gli auguri all’eterno campione. Perchè Di Bartolomei era questo, un fuoriclasse, dentro e fuori dal campo.