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Derby Campano, vince il Napoli per 2 a 1

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Derby Campano, vince il Napoli per 2 a 1

Centro Sportivo Sant’Antimo, Campionato Primavera: nella nona giornata di andata, Napoli vince il Derby per 2 a 1 

Dopo una gara combattuta, con tanti episodi che hanno lasciato i giocatori sempre in bilico (come conferma il tecnico di Castellammare di Stabia), il Derby Campano è andato al Napoli con il risultato finale di due a uno.

Turi della  Juve S. a  Napoli
Turi della Juve S. a Napoli

Anticipato a venerdì il Derby Campano, in vista dell’impegno internazionale in Youth League del Napoli di Giampaolo Saurini – che martedì 26 si recherà in Germania per l’incontro con il Borussia Dortmund. Pioggia battente presso il centro sportivo di Sant’Antimo, dove il direttore di gara ha fatto osservare un minuto di raccoglimento per le vittime dell’alluvione in Sardegna. Poi, in campo alle 14.30 il Napoli e la Juve Stabia, che quest’anno già si sono affrontate nel turno di Coppa Italia dove prevalse il Napoli per 2 a 1.

NAPOLI: Scalese, Lasicki, Girardi, Anastasio, Palmiero, Luperto, Romano, Tutino, Mancini, Rubino e  Bariti.

A disposizione del Mister Saurini: Contini, Mangiapia, Guardiglio, Palumbo, De Simone, Prezioso, Gaetano, Bifulco, D’Auria, De Iorio, Livak e Di Giovanni.

JUVE STABIA: Mennella, La Mura, Baleotto, Guastamacchia, Guarino, Arpino, Sacco, Cardore, Gargiulo, Marciano e D’Ancora.

A disposizione del Mister Turi: Capuano, Gisonni, Calamaio, Carrotta, Del Gaudio, Caiazzo, Grasso, Cozzolino e Mileto.

Azione : Napoli Juve Stabia primavera
Azione : Napoli Juve Stabia primavera

Inizia la gara e in due minuti si realizzano ben due goals. Al primo minuto, calcio di rigore per la Juve Stabia con un fallo in area di Anastasio su  Gargiulo, autore anche della rete del vantaggio ospite, che batte Scalese (sostituto oggi di Contini). Solo il tempo di battere a centrocampo, che il solito Capitan Tutino porta in parità la gara con una diagonale da sinistra verso destra alle spalle di Mennella.

La gara, scoppiettante all’inizio, denota un buon carattere degli ospiti che sembrano molto più intraprendenti dei padroni di casa, rendendosi pericolosi anche su calcio piazzato, come al 22° con Cardore che però spara alto. Dopo qualche minuto, lo stesso Cardore viene espulso per fallo su Girardi, con rosso diretto.

A questo punto il Napoli prende campo, e al  30° si porta in vantaggio con una bella azione di Bariti, precedentemente servito da Palmiero. Il primo tempo si conclude con il vantaggio partenopeo e con la Juve Stabia addirittura in nove per l’espulsione  di Sacco con doppio giallo.

Nel secondo tempo solo Napoli, che per la doppia superiorità numerica ha grandi spazi a disposizione e vuol chiudere la gara  per risparmiare energie importanti in vista della trasferta a Dortmund, ma la sua facilità di penetrazione è direttamente proporzionale alla sua abilità di spreco, ed addirittura – all’ottantaduesimo – la Juve Stabia segna, ma il direttore di gara ravvisa immediatamente che la parabola battuta dall’angolo ha superato abbondantemente la linea di fondo.

Con la possibilità di chiudere in grande anticipo questo Derby, la gara si conclude con il risultato finale di due a uno. In realtà il Derby resta pericolosamente aperto fino al novantaquattresimo, ma l’importante era dar continuità ai risultati ed  incassare i tre punti per il campionato. Adesso si  inizia  a pensare ai “Panzer” del Dortmund.

Un tantino rammaricato il tecnico degli ospiti, che a ragione ha sottolineato qualche decisione affrettata, dovuta anche alle bruttissime condizioni del campo.

Turi Mario  All. Juve Stabia
Turi Mario All. Juve Stabia

Mister Turi, un buon inizio dei suoi ragazzi, poi l’inferiorità numerica…

“Mah… nonostante l’inferiorità numerica, noi la gara l’avevamo pareggiata. Il collaboratore ha poi ravvisato che la palla battuta dall’angolo ha avuto una traiettoria arcuata  che l’ha fatta giudicare fuori. Una partita che ha avuto un avvio scoppiettante. Siamo andati in vantaggio, poi loro un minuto più tardi hanno pareggiato.

I primi minuti abbastanza frenetici, poi la prima mezz’ora – non dico che abbiamo dominato, ma abbiamo fatto bene. Fino all’espulsione di Cardore, avevamo fatto bene. Un calcio piazzato dello stesso Cardore, poi avevamo superato il portiere con Marciano che si è fatto respingere il tiro sulla linea di porta, e nell’occasione c’è stato anche un fallo dove ci poteva essere la svolta con un altro rigore e conseguente espulsione del portiere.

Poi la svolta della gara, per il rosso a mio avviso un tantino affrettato perché il fallo non era così cattivo come quello che è sembrato. In pratica su un campo inzuppato d’acqua dove la palla viaggiava molto velocemente, ci può stare che un ragazzo possa andare fuori tempo, ma assolutamente non è andato con il piede a martello, come ho letto su qualche altra testata.

Poi, alla seconda espulsione è chiaro che siamo andati un tantino in affanno con i due uomini in meno. Nella ripresa, anche se in qualche circostanza siamo stati schiacciati, abbiamo retto bene – e peccato per quella strana traiettoria su calcio d’angolo, che ha fatto nascere l’episodio del goal annullato, altrimenti potevamo parlare di un ottimo risultato, proprio perché maturato con la doppia inferiorità numerica”.

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Pasquale D’Aniello, giornalista, nato a Sant’Antonio Abate in provincia di Napoli. Da sempre appassionato di calcio con alcune esperienze dilettantistiche sul campo e sulla panchina. Autore nel 2012 del Libro: "Scugnizzeria agli Albori di un Successo"​ e premiato a Gallipoli nel 2015 (Torneo Internazionale che assegna il Trofeo Caroli Hotels), quale miglior giornalista del calcio giovanile. L'approccio con il calcio giovanile dilettantistico e professionistico da qualche decennio, ha fatto maturare in me nuove convinzioni ed intravedere nuovi orizzonti. "​ Il calcio è educazione, è economia, è uno dei modi di essere società"​. Tutto questo mi ha portato ad essere un "Cronista del calcio giovanile Campano"​, con il fine ultimo di far comprendere che questo Sport deve essere una sana sfida per misurare l'estro calcistico e nulla ha, che possa riguardare il fanatismo e qualsiasi altra devianza che provoca rancore anche a pochi metri di distanza tra i vari campi di calcio. La fortuna poi, di incontrare tantissimi professionisti legati a questo mondo, ha fatto il resto...