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Déjà vu: reincarnazione o memoria inconscia?

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Déjà vu: reincarnazione o memoria inconscia?

Avete mai avuto un Déjà vu? Per chi non ne fosse a conoscenza , si tratta di quello strano fenomeno in cui una persona ha la sensazione di aver già vissuto una certa esperienza, aver già visitato il luogo in cui si trova, oppure di aver già visto un oggetto, nonostante sia la prima volta che gli accada. L’esperienza di questo  fenomeno viene accompagnata da un forte senso di familiarità ma, di solito, anche dalla consapevolezza che non corrisponde ad una esperienza realmente vissuta. Da qui la sensazione del soprannaturale e del misterioso.

Il fenomeno può presentarsi in diversi modi: si può avere la vaga sensazione di aver avuto a che fare con l’oggetto in questione, oppure si possono percepire sensazioni precise, ricordando tutto nei minimi dettagli. Esistono varie interpretazioni che tentano di spiegare il fenomeno, la più curiosa e misteriosa delle quali parla di reincarnazione!

Secondo questa incredibile ipotesi, che naturalmente  non può essere provata a livello scientifico, una determinata esperienza nascosta nell’inconscio e vissuta in una vita precedente,  potrebbe essere riportata alla memoria facendo rivivere al soggetto in questione l’accaduto.

Volendo esaminare invece il fenomeno  più razionalmente, possiamo dire che ci sono alcune persone che definiscono il Dèjà vu come il ricordo di un sogno. I sogni, molto spesso, vengono dimenticati prima del risveglio o subito dopo, ma potrebbero lasciare qualche traccia di sé. Quindi il fenomeno potrebbe essere il ricordo di un sogno dimenticato con elementi in comune all’esperienza presente.

Ma scientificamente come si spiega un Dèjà vu ?

Il  Dèjà vu  sembra essere un fenomeno molto comune. In una ricerca del 2003 Alan S. Brown, psicologo alla Southern Methodist University, stima che il 60% della popolazione abbia avuto almeno una volta nella vita un’esperienza di Dèjà vu.

Negli ultimi anni, il  Dèjà vu è stato oggetto di vari studi ed esperimenti psicologici e neuropsicologici. La spiegazione più accreditata, secondo gli scienziati di questi campi, è che il Dèjà vu non sia un atto di “precognizione” o di “profezia“, ma si tratti, in realtà, di un’anomalia della memoria: è l’impressione di “richiamare alla memoria” un’esperienza che è falsa. Ciò è confermato dal fatto che nella maggior parte dei casi il senso di “reminiscenza” nel momento del Dèjà vu è forte, ma alcune circostanze dell’esperienza “precedente” (quando, dove e come è accaduta) restano incerte.

Allo stesso modo, col passare del tempo, dei soggetti possono mostrare un ricordo forte di aver avuto lo “sconvolgente” Dèjà vu, ma uno debole o nullo dei dettagli dell’evento che stavano “ricordando” quando hanno avuto il Dèjà vu, e, in particolare, questo potrebbe risultare da una sovrapposizione tra i sistemi neurologici responsabili della memoria a breve termine (eventi che si percepiscono come presenti) e quelli responsabili della memoria a lungo termine (eventi che si percepiscono come passati). Con il termine Dèjà vu s’intende una paramnesia, ovvero un ricordo errato o inesatto ed impropriamente localizzato nella dimensione spazio-temporale.

E voi cosa ne pensate? Siete per il paranormale o per la scienza?