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De Luca nominato commissario ad acta: “Rifiuto, è una provocazione”

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De Luca nominato commissario ad acta: “Rifiuto, è una provocazione”

De Luca nominato commissario ad acta per la gestione dei rifiuti: “È solo un atto provocatorio della Regione, che intende sgravarsi dei debiti”

[ads2] DE LUCA NOMINATO COMMISSARIO. Repentino lo sfogo di De Luca sulla sua nomina come commissario ad acta per la legge regionale dei rifiuti. “Apprendo che la Regione Campania, dopo cinque anni di vuoto assoluto sulle politiche ambientali e sul ciclo dei rifiuti, ha proceduto a nominarmi commissario ad acta per l’attuazione della legge regionale sui rifiuti.

“È del tutto scontato il mio rifiuto di tale nomina, che appare un atto solo provocatorio, alla scadenza imminente del Consiglio Regionale. Ribadisco, nel merito, la posizione espressa già da me e da quasi tutti i sindaci interessati”.

La prima questione sollevata riguarda le spese. “A quanto ammontano i debiti di consorzi e società provinciali? Come si può procedere, senza che la Regione comunichi questo dato essenziale, per qualunque scelta organizzativa? Ad esempio, a quanto ammonta il debito della società del Comune di Mercato San Severino, di cui è sindaco l’Assessore regionale all’Ambiente?”.

De Luca nominato commissario. La critica viaggia in parallelo con una rapida ripulitura effettuata questa mattina nell’aria adiacente la rotatoria di via Canelutti, dove la cooperativa sociale “Lavoro vero” ha rimosso rifiuti urbani di ogni genere, assumendo anche il controllo dell’apertura e chiusura del cancello di accesso e della manutenzione dell’attiguo spazio verde. Un caso?

De Luca nominato commissario

Seconda questione: “Perché i commissari liquidatori, nominati da quattro anni nelle varie strutture, non anno definito i piani di liquidazione? In qualche caso, i ‘commissari liquidatori’ hanno fatto, anche di recente, assunzioni clientelari, i cui costi graverebbero sui cittadini”.

De Luca nominato commissario. La terza critica non lascia spazio ai sottintesi: “La Regione vuole scaricare i debiti accumulati sui tanti comuni virtuosi e sulle bollette delle famiglie, perché le tariffe devono coprire tutti i costi. Io sono in totale dissenso. Fra l’altro i cittadini campani, per lo smaltimento fuori regione dell’umido prodotto, pagano già i costi in più derivanti dalla mancata realizzazione degli impianti di compostaggio. Per queste ragioni di merito, quasi tutte le amministrazioni comunali interessate hanno assunto posizioni critiche”.

“In queste condizioni – conclude – la Regione si assuma tutte le sue responsabilità. Vedrà la nuova Giunta Regionale di dare una soluzione seria e definitiva al problema dei rifiuti”.

Una risposta strategica, ma anche sensata. Cosa farà Caldoro?