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De Luca scivola e si frattura un dito: “Sono ancora vivo”

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De Luca scivola e si frattura un dito: “Sono ancora vivo”

Una scivolata che ha portato alla frattura del pollice a Vincenzo De Luca. Un’occasione per rispondere alla provocazioni della stampa e degli avversari 

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È arrivato con la mano ingessata, ieri, Vincenzo De Luca alla Stazione Marittima di Salerno. Una frattura del pollice causata dalla una scivolata, inciampando nel momento in cui stava uscendo dalla sede napoletana di via Toledo. Subito soccorso dall’ospedale “Fatebenefratelli”, De Luca lancia una provocazione, citando la frase finale del film Papillon: “Sono vivo, sono ancora vivo“.

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De Luca, frattura al pollice e risposta agli avversari

Vincenzo De Luca incontra Andrea Cozzolino, europarlamentare, che è stato suo sfidante nelle primarie e oggi suo sostenitore, dichiarando: “Ci sono tante forze il cui unico obiettivo è ucciderci politicamente. Sapete quanti interessi dentro e fuori la Campania guardano con preoccupazione a quello che avviene qui. Se succede quello che deve succedere qui facciamo la rivoluzione. L’unica vera speranza per la Campania di cambiare – prosegue – è la nostra vittoria. Questa strategia della confusione non è casuale, con tanta parte del mondo dell’informazione che fa finta di non capire”.

Inoltre, spiega anche l’indifferenza dei media rispetto alle operazioni svolte, citando l’esempio del porto di Napoli:Abbiamo denunciato lo scandalo del porto dove il presidente pro tempore della Regione, preferisce gli interessi di una corrente del suo partito piuttosto che i lavoratori. E nel silenzio di tutti. Il porto di Napoli sta morendo, è tutto bloccato da due anni, perché non si decide a fornire una terna di nomi dopo che Riccardo Villari è stato bocciato dal Parlamento”.

“Non ci sono cose ingenue – conclude De Luca – ma un tentativo che vede impegnati tante componenti per impedirci di governare e che hanno paura che si spezzi un sistema di potere di cui è espressione il presidente pro tempore della Regione”.

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